Bologna-Inter, viaggio dentro i segreti di una sfida bellissima

Tanti talenti, due serie positive ancora in corso (6 vittorie contro 12), e gli allenatori che volano: lo spettacolo è assicurato

Bella. E’ il primo pensiero che viene in mente pensando a Bologna-Inter. Bella come pochi immaginavano. Bella e anche sorprendente. Per il Bologna, che sta volando dall’inizio del campionato, ma anche per l’Inter che sapevamo forte, la più forte della Serie A, ma non così splendente, non così entusiasmante nel gioco e nel modo di prendersi le vittorie. Sarà anche una partita equilibrata? Probabilmente sì, perché l’autorevolezza della capolista è fuori discussione, ma nemmeno sullo spessore del Bologna ci sono dei dubbi.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Bologna-Inter, sfida tra Motta e Inzaghi

Siamo di fronte a una partita piena di talenti, basta citare i due centravanti per immaginare lo spettacolo, Zirkzee e Lautaro, c’è da leccarsi i baffi. Eppure la vera differenza non è stabilita dai giocatori, ma dai loro allenatori. Il campionato di Motta e di Inzaghi è un’ascesa al piano più alto. Un anno fa, di questi tempi, Simone non se la passava bene, saliva la tensione alla Pinetina quando si parlava della sua conferma e vedete com’è il calcio, in pochi mesi ha chiuso la bocca ai suoi detrattori e l’ha spalancata ai suoi ammiratori. Oggi l’Inter ti riempie gli occhi come raramente è capitato nella sua storia. Anche quando vinceva in Europa e nel mondo con Helenio Herrera, o con Mourinho, o infine con Conte, lo faceva per la sua capacità di adattarsi, anzi, esaltarsi, nella sofferenza, con un gioco che non entusiasmava, una difesa robusta, un carattere di roccia, una straordinaria abilità nel comprendere ogni risvolto della partita e tanti, tanti muscoli. Oggi l’Inter ha scoperto un’altra via. Nelle sue dodici vittorie di fila di questi primi mesi del 2024 sono poche quelle “sporche”, l’ultima col Genoa con l’aiutino, quella col Verona e quella di Firenze, ma tutte le altre le ha dominate.

Bologna e Inter, il segreto della continuità

Ci sono tre squadre, in questo momento, che sfuggono alla regola-base di questo campionato, la regola della discontinuità, una è la Roma di De Rossi, le altre due sono Bologna e Inter. Se Inzaghi torna un’altra volta nel luogo del delitto (il Dall’Ara non gli ispira ricordi piacevoli) sospinto da una striscia di dodici vittorie di fila fra campionato e coppe varie, Thiago ne porta sei con sè, tutte di campionato e l’ultima, quella di Bergamo, è stata la più significativa. Il lavoro dell’allenatore italo-brasiliano appare evidente, in meno di due stagioni Thiago Motta Santon Olivares ha trasformato, migliorandole, le qualità individuali dei suoi interpreti nella qualità collettiva della squadra. Oggi il Bologna può dare spettacolo attaccando, ma può anche difendersi senza arrossire. Sotto questo aspetto forse è perfino superiore all’Inter straripante di questo lungo periodo, ha più conoscenze, è in grado di capire i vari e differenti momenti di ogni partita.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Bologna-Inter, i precedenti di Motta

Inzaghi sa cosa lo aspetta. Dopo il 6-1 dell’andata nel novembre 2022, quando Motta aveva cominciato da poco a capire dove mettere le mani nella sua nuova squadra (era alla guida dei rossoblù da meno di due mesi), al ritorno il Bologna si è preso la rivincita con l’1-0 di Orsolini. Quest’anno ancora meglio per Thiago, col 2-2 in rimonta a San Siro in campionato e con la vittoria (2-1), sempre a San Siro e sempre in rimonta, in Coppa Italia, unico obiettivo sfumato dell’Inter. E’ facile immaginare Simone davanti alla tv a vedere e rivedere per dieci, venti volte il filmato di quelle due partite, per capire come sia potuto accadere. Thiago Motta l’interista, il cervello del triplete di Mourinho, è stato finora l’allenatore che ha messo più in difficoltà la sua vecchia squadra. Bologna-Inter sarà bella anche per questo.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Bella. E’ il primo pensiero che viene in mente pensando a Bologna-Inter. Bella come pochi immaginavano. Bella e anche sorprendente. Per il Bologna, che sta volando dall’inizio del campionato, ma anche per l’Inter che sapevamo forte, la più forte della Serie A, ma non così splendente, non così entusiasmante nel gioco e nel modo di prendersi le vittorie. Sarà anche una partita equilibrata? Probabilmente sì, perché l’autorevolezza della capolista è fuori discussione, ma nemmeno sullo spessore del Bologna ci sono dei dubbi.


© RIPRODUZIONE RISERVATA
1
Bologna-Inter, viaggio dentro i segreti di una sfida bellissima
2
Bologna-Inter, sfida tra Motta e Inzaghi
3
Bologna-Inter, i precedenti di Motta