Pronta la calce viva per il capo ultrà dell'Inter da ammazzare

Importanti retroscena svelati da Il Fatto Quotidiano relativi alla faida all'interno del tifo nerazzurro
3 min

Andrea Beretta avrebbe dovuto essere ucciso, poi il suo corpo fatto sparire. Intenzione palesata anche dall'acquisto di calce viva in un centro commerciale. Emergono ulteriori e sempre più sconvolgenti indiscrezioni relative all'inchiesta sulle curve di Inter e Milan. Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, la lotta per la leadership della Curva Nord nerazzurra era arrivata a livelli inimmaginabili.

"I piani per uccidere Beretta"

Stando a quanto è ricostruito nell'articolo a firma di Davide Milosa, Beretta, venuto a conoscenza del piano nei suoi confronti, avrebbe regolato personalmente i conti con il rivale Antonio Bellocco uccidendolo a Cernusco sul Naviglio il 4 settembre scorso. L'epilogo di una presunta escalation di tensione. Durante il mese di agosto, in un summit tra esponenti della Curva Nord, sarebbe stato deciso di sbarazzarsi di Beretta poiché reo di non dividere gli introiti derivanti dal merchandising del tifo nerazzurro più caldo. Inizialmente, il piano avrebbe previsto di attirarlo in una cascina con la scusa di un recupero credito da spartirsi. Piano che sarebbe poi stato abbandonato portando a considerare, quindi, un'altra opzione: stordirlo con una sostanza durante una cena per poi sparargli e occultarne il corpo. Per questo sarebbe stata stata comprata della calce viva in un centro commerciale. L'acquisto sarebbe stato motivato, di fronte alla curiosità di una cassiera, con la necessità di dover tumulare un cane.

La presunta vendetta di Beretta

Qualcuno, però, avrebbe avvisato Beretta dei movimenti dei rivali e l'ultrà nerazzurro si sarebbe munito di coltello e di una pistola. Chi avrebbe avvertito Beretta, ora in isolamento nel carcere di Opera, è stato individuato dagli investigatori. L'uomo, però, avrebbe negato ogni cosa. Ma, sempre secondo il Fatto Quotidiano, sarebbe già nel mirino della cosca di Rosarno: a cui Bellocco era legato.


© RIPRODUZIONE RISERVATA