Negli atti dell'inchiesta degli ultras dell'Inter, arrestati per associazione a delinquere con l'aggravante del metodo mafioso, si legge di in una telefonata del 26 maggio 2023 tra l'ex difensore Marco Materazzi e l'ultrà interista Marco Ferdico, con quest'ultimo che ha riferito di aver appreso da Javier Zanetti, ex capitano e attuale vicepresidente dell'Inter, che "la polizia sta monitorando la curva" a seguito dell'omicidio di Vittorio Boiocchi, storico leader degli ultras nerazzurri, ucciso nell'autunno 2022.
"Incontri con Barella e Calhanoglu"
Ferdico, attualmente in carcere, ha menzionato anche "incontri" con alcuni giocatori dell'Inter, tra cui Hakan Calhanoglu, Nicolò Barella e l'ex Juan Cuadrado. Questi dettagli emergono dalle intercettazioni incluse nella richiesta di misura cautelare avanzata dai pm Storari e Ombra nell'ambito di un'inchiesta condotta da Polizia e Guardia di Finanza. Sempre nella telefonata con Marco Materazzi, Ferdico ha dichiarato di aver incontrato Calhanoglu e Barella per discutere delle problematiche legate ai biglietti della Finale di Champions League, e di aver appreso le lamentele del calciatore turco riguardo alla gestione della società.
"Rapporto trasparente con la società"
"Con la società avevamo un rapporto trasparente. Erano a conoscenza delle problematiche e ci interfacciavamo sempre con i responsabili della sicurezza e dei rapporti con le tifoserie per risolvere le varie questioni. Non ci sono mai state pressioni né minacce. Quando avevamo bisogno di più biglietti, li chiedevamo; per organizzare trasferte, ci rivolgevi a loro". Così ha dichiarato Andrea Beretta, ex leader della curva Nord dell'Inter, durante un colloquio con il suo avvocato Mirko Perlino in carcere. Attualmente in prigione per l'omicidio di Antonio Bellocco, suo rivale, Beretta è accusato di associazione per delinquere con l'aggravante di aver agevolato la 'ndrangheta e sarà tra i primi a essere interrogato dal gip Domenico Santoro.
I biglietti per la finale di Champions League
Parlando della richiesta di biglietti per la finale di Champions a Istanbul, Beretta ha spiegato: "Avevamo fatto una richiesta iniziale, ma ci sono stati offerti meno della metà dei biglietti. Per evitare di lasciare a casa tanti tifosi, abbiamo deciso che 'non va nessuno'. Alla fine, però, la società, in accordo con la Questura, è riuscita a ottenere 1.500 biglietti". L'avvocato Perlino ha aggiunto che, secondo le indagini, Beretta non aveva legami con esponenti delle famiglie calabresi, interfacciandosi solo con Marco Ferdico, soprannominato "front man", che lo ha sostituito a causa di un daspo di dieci anni.