Il Barella più intimo: "Mi sono sentito solo e senza più passione"
Cosa comporta sapere che il proprio cartellino ha un valore considerevole: "Sono arrivato da Cagliari come il giocatore più pagato della storia dell'Inter prima che arrivasse Lukaku. Ovviamente crei aspettative. Io la vivevo serenamente, in quel momento ho scelto la squadra migliore per me ed era solo felicità. Costare 100 o 30 non mi cambia niente. Cambia la valutazione della gente, ma se gioco male gioco male se costo 100 o gratis".
Barella ha parlato anche di un momento difficile: "Quando tutti mi criticavano e dicevano che non ero lo stesso Nicolò, mi sono sentito solo. Non rendevo per questioni mie personali e perché era un momento in cui non avevo una grande passione per il calcio, era solo lavoro. Non ne ho mai parlato perché ho una moglie. Ho parlato con lei, amici e compagni. Loro in quel momento mi hanno fatto sentire come fosse un momento normale che dovevo solo superare. Poi è arrivato il gol col Napoli e da lì ho ripreso. La passione può calare. Non è che ti va via, molte cose magari diventano pesanti: il ritiro, andare all'allenamento, fare le corse. Però se ti viene a 26 anni è un problema. A me è venuto ed ero spaventato: è difficile parlarne, molto. Ma succede spesso e a tutti i livelli. Chi gioca a livelli più bassi può dire che non può smettere perché non ha abbastanza soldi. Io se decido di smettere, posso vivere uguale, ma sarebbe troppo facile dire basta".
I ricordi più belli
I ricordi più belli: "Il gol di Napoli è stato molto importante per me in un momento difficile. Una partita che mi è piaciuta un sacco, è stata la finale di Coppa Italia contro la Juve vinta 4-2. Ho fatto gol dopo 7 minuti e pensavo fosse finita, eravamo talmente forti. Poi nel secondo tempo loro hanno fatto due gol ma mi sono divertito perché ho capito veramente la forza mentale di tanti campioni. I miei compagni si sono accesi e hanno detto: "basta giocare, bisogna vincere". Me la ricorderò sempre, è come se la squadra si fosse accesa. Ed è successo anche l'anno dopo contro la Fiorentina".