Barella, l'Inter e le passioni oltre il calcio
Barella e l'Inter: "Sono sempre stato un grande tifoso del Cagliari, era il mio sogno. Ho tanti parenti e amici tifosi dell'Inter e quindi ho gioito con loro delle vittorie dell'Inter. Per me è sempre stata tra le grandi quella per cui ho sempre simpatizzato: mi è sempre piaciuta la storia e i colori. Quando l'Inter vinceva, ero felice come fosse il Cagliari. Cagliari è casa ed è nel mio cuore, l'Inter ci è entrata".
Le passioni oltre il calcio: "Il ciclismo. C'era un periodo che ero malato di NBA, non avevo ancora le bambine e guardavo le partite di notte. Quando mi piace una cosa entro nel mood. Il vino? Non sono esperto, ma appassionato perché il migliore amico di mio padre aveva delle vigne e io da quando avevo 8 anni fino a che non ho iniziato a giocare fuori, facevo la vendemmia. Mi è rimasta quest'attrazione per il vino ma non ho mai bevuto un bicchiere fino ai 18 anni: mi piaceva imbottigliare. Si soffriva a fare tutto ma mi è rimasta la passione delle bottiglie e con i primi soldi ho collezionato le etichette delle varie bottiglie. Poi c'è stato il lockdown e ho cominciato ad assaggiarlo: è una bella passione ma devi gestirla. I miei preferiti sono Borgogna, Bordeaux e Barolo. Una passione dispendiosa ma bella: quando bevo un bicchiere di vino mi resta impresso con chi l'ho bevuto e di cosa ho parlato".
Il ricordo di Riva
Toccante il ricordo di Gigi Riva: "Il mio maestro. L'ho sempre stimato, oltre il calciatore, per questo suo modo di essere. Lui ha sempre tenuto la sua immagine per sé dandola a chi voleva lui, non a tutti. Per questo è stato così amato a Cagliari, era più sardo dei sardi. Sono così anche grazie a lui. Quando l'Italia ha vinto nel 2006 lui è sceso dal pullman dicendo "avete vinto voi, festeggiate" ed è andato via a piedi. Questo era lui. Quando lui è scomparso ho fatto una scelta molto dura di non andare al suo funerale perché quello che ho vissuto con lui volevo tenerlo per me. Non volevo essere li mentre lo portavano via: l'ho vista in tv ed è stato emozionante. Non so se lo rifarei, ma mi sentivo di fare cosi".