Inzaghi aspetta Conceicao: le parole che emozionano su Eriksson

Conferenza stampa prima della finale di Supercoppa del tecnico e Lautaro Martinez: Simone chiarisce i rapporti con l'ex compagno ora allenatore del Milan
Inzaghi aspetta Conceicao: le parole che emozionano su Eriksson
Dall'inviata a Riyad Chiara Zucchelli
3 min

Sono stati compagni da giocatori, ma sono stati anche avversari in panchina tanto che dopo Porto-Inter non si sono neppure stretti la mano. Tra Simone Inzaghi e Sergio Conceicao i rapporti non sono così distesi o, meglio, non lo sono stati. Perché in conferenza stampa a Riyad (quella dell'allenatore dell'Inter e di Lautaro è alle 10.30 locali, prima dell'allenamento) Inzaghi chiarisce e puntualizza: "Non è successo niente, era un ottavo di finale, poi non ci siamo più visti né sentiti. Da giocatori abbiamo condiviso tanto, abbiamo avuto un grande maestro che è stato Eriksson che ha condizionato molti giocatori che poi hanno fatto questa professione". Belle parole quelle di Inzaghi nei confronti del tecnico svedese scomparso lo scorso agosto. Inzaghi cerca la quarta supercoppa di fila, ma non si fida per niente del Milan, nonostante i rossoneri siano solo alla seconda partita con Conceicao: "Parliamo di un allenatore verticale, il Milan ha fatto un grande secondo tempo contro la Juve e ha meritato. Il derby poi è una partita particolare, emozionante, il tredicesimo da quando sono a Milano, abbiamo meritato di perdere in campionato, non dobbiamo rifare gli errori di qualche mese fa anche perché i giocatori quelli sono".

Finale supercoppa, le parole di Lautaro: "Sereno anche senza il gol"

Anche i giocatori dell'Inter quelli sono: Thuram non ci sarà, se non per la gloria, visto che l'Inter, sottolinea Inzaghi "avrà sei partite in 18 giorni", mentre a guidare l'Inter sarà il capitano Lautaro Martinez: "Un grande capitano - puntualizza l'allenatore nerazzurro -. Ha ereditato una fascia importante, io so che lui è un attaccante, lo sono stato pure io anche se meno forte, e so quanto conta il gol. Per me però sta facendo grandissime partite e lo vedo sereno". Così si definisce anche lo stesso Lautaro che però, si intuisce chiaramente, non vede l'ora di tornare a segnare e a togliersi il pensiero: "Questa partita mi stimola tanto, è una finale, un derby, il primo trofeo della stagione e noi vogliamo vincerlo. All'inizio di questa stagione ho riposato poco, non ho fatto la preparazione (per la Coppa America, ndr), questo è il periodo peggiore a livello di gol fatti (ride, ndr) ma io mi sento bene, sento la forma, sono tranquillo anche se il gol non arriva". L'importante, almeno domani, è il risultato e il trofeo da portare a casa: "Vincere è l'unica cosa che conta, ci sentiamo bene come gruppo e come squadra, affrontiamo il Milan che è l'unica che ci ha battuto in campionato. Abbiamo visto cose simili rispetto a Fonseca contro la Juve, in queste ultime ore contineremo a guardarli e a cercare di recuperare la forma visto che contro l'Atalanta è stata una partita fisica. Ma - conclude l'argentino - domani conta solo vincere. E non chi fa gol: se non ci riesco io ci penseranno gli altri".


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