Inter, rimborsato in anticipo il bond ereditato da Tohir e Suning

I nerazzurri si portano avanti rispetto alla scadenza del 2027 e aspettano l'autorizzazione di Oaktree per concludere l'operazione
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L'Inter scarica la zavorra e con una nota ufficiale annuncia una mossa strategica non di secondo piano, rimborsando in largo anticipo rispetto alla scadenza del 9 febbraio 2027 il bond da oltre 400 milioni di euro, originato dalla gestione Tohir nel maggio 2015 e poi portato avanti da quella targata Suning. Un'operazione di rottura, che dovrà comunque passare al vaglio di Oaktree, il fondo attualmente proprietario dei nerazzurri. 

Le 'tappe' del bond da 412 milioni di euro

Da Tohir ad Oaktree, passando per Suning ed un bond che, emesso nel 2015 per 230 milioni di euro, grazie all'accordo trovato dall'indonesiano con Goldman Sachs e Unicredit, ha poi raggiunto cifre monstre. L'avvento di Suning ha infatti aperto la strada a rifinanziamenti continui, fino a raggiungere la somma di 412 milioni, rimborsata proprio oggi, con largo anticipo rispetto alla scadenza, comprensiva del valore nominale delle obbligazioni (circa 399,5 milioni), una maggiorazione del prezzo (pari al 101,6875%) e gli interessi maturati (circa 13 milioni).

Il rimborso anticipato si concluderà  solo se, entro il 25 giugno 2025, l'Inter avrà  a disposizione i fondi necessari (grazie a un nuovo prestito o una ricapitalizzazione da parte di Oaktree).


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