TORINO - A margine della presentazione del nuovo libro della psicoterapeuta e saggista Gianna Schelotto, dal titolo "Vorrei e non vorrei. Perché è così difficile scegliere ciò che è meglio per noi", l'ex calciatore di Monaco, Parma, Juventus e Barcellona Lilian Thuram ha parlato dei fatti di casa bianconera, svariando su vari temi, dall'allenatore (Sarri-Guardiola) al razzismo (Kean e polemiche con Bonucci), passando per il "tradimento" di Conte.
"Non penso Guardiola lasci il City"
"Credo che Guardiola sia veramente un grande allenatore, ma per dire la verità mi sembra difficile lasci il Manchester City. La Juve comunque ha sempre avuto grandi allenatori e il calcio è bello perché puoi vincere in mille modi diversi. Puoi vincere con Guardiola o con Klopp, che non sono la stessa cosa, la Juventus ha vinto tanti campionato di fila con un allenatore molto bravo e io sono sicuro che alla fine arriverà una allenatore in gamba perché i dirigenti della Juve hanno sempre fatto bene le cose".
"Sapevo che Sarri volesse rimanere al Chelsea"
"Sarri? Intanto il ciclo è chiuso perché Allegri è andato via. Io non conosco bene Sarri, so che le sue squadre giocano bene, il Napoli giocava bene, ma l'ultima volta che ho letto qualcosa di Sarri diceva che voleva rimanere al Chelsea. ripeto, penso che sarà un allenatore bravo e la Juve continuerà a vincere".
"Allenare l'Inter non impedisce a Conte di amare la Juventus"
"Conte all'Inter? Non l'avevo vista come tradimento. Io credo sia stato un grande giocatore della Juve, un grande allenatore, però ormai il suo mestiere è l'allenatore. Ha fatto l'allenatore al Chelsea e ha vinto con il Chelsea e credo che le persone che amano il calcio debbano essere felici del ritorno di Antonio in Italia, perché è un grande allenatore. Non credo si possa dire tradimento, altrimenti farebbe l'allenatore solo alla Juve. Se alleni un'altra squadra non dimentichi le cose che hai fatto alla Juve e non è che siccome alleni l'Inter non ami la Juve. E' il suo mestiere".
"Caso Kean? Con Bonucci tutto chiarito"
"Il caso Kean? Ho avuto la fortuna di parlare con Bonucci, ci siamo spiegati e lui ha riconosciuto di non aver detto quello che pensava. Sapeva che le persone che avevano sbagliato erano i tifosi".