Juventus, Sarri: "Lazio da scudetto, ma è ancora lunga"

Il tecnico prosegue: "Questa partita non decide ancora niente. Centrocampo corto? Al mercato pensa la società"
Juventus, Sarri: "Lazio da scudetto, ma è ancora lunga"© LAPRESSE
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TORINO - La Juventus, superata dall'Inter in vetta alla classifica domenica scorsa dopo il pareggio con il Sassuolo, farà visita alla Lazio che affronterà poi anche in Supercoppa Italiana. Maurizio Sarri è fiducioso in vista della trasferta romana: "Nelle partite post Champions abbiamo maggiori difficoltà, a livello inconscio c'è un calo di motivazioni. È una mia ipotesi, non una certezza. Questa volta sono fiducioso, poi il campo risponderà. Spero sia da stimolo avere una squadra davanti, potrebbe essere una motivazione in più". Quello contro i biancocelesti è un big match che secondo Sarri ancora non  potrà decidere molto: "I punti sono tutti importanti, le partite hanno tutte lo stesso grado d'importanza. Poi a livello giornalistico è giusto enfatizzare questo tipo di partite, ma a livello razionale dico che siamo in una fase della stagione in cui manca ancora tanto alla fine. Chiaramente come tutti i punti, anche questi sono pesanti". Al di là della classifica, la Lazio di Inzaghi non è un avversario da sottovalutare: "È una squadra forte, al di là dell'aspetto tattico ha grandissima qualità. Quando riesce a portare la palla vicino all'area avversaria è la migliore in Italia per passaggi filtranti e una delle migliori in Europa in questa statistica. Bisogna tenerli lontani dalla nostra area, prepariamo quindi la partita per limitare tutti i grandi pregi degli avversari e per sfruttarne i difetti. Ma è una partita palesemente difficile. Mi aspetto un approccio violento da parte loro, hanno una condizione mentale favorevole. Avranno grande determinazione, ci sarà da gestire quest'impatto. Lazio in corsa per lo scudetto? In questo momento lascia questa sensazione. Squadra forte, 18 punti in 6 partite e ora fa pensare che possa inserirsi". 

Sarri, gli infortuni e il modulo 

Capitolo singoli. Il momento di Bernardeschi non è dei più brillanti: "È un ragazzo estremamente sensibile, lo si nota dalla differenza di sicurezza che ha in trasferta. Il rendimento è diverso, questa cosa gli sta pesando. Per noi è un giocatore importante, non deve farsi influenzare. Il mio compito è accompagnarlo, non farlo riposare". Senza Khedira, il centrocampo ha i giocatori contati: "Sicuramente non sono contento, ma durante la stagione momenti in cui ci sono queste situazioni esistono. Rabiot per fortuna sta meglio, si è allenato con la squadra e fortunatamente sta superando i problemi avuti nelle ultime settimane. Dal punto di vista medico è guarito, deve ritrovare la condizione". La risorsa in più risponde al nome di Emre Can: "Emre ultimamente ha fatto apparizioni, quindi non è rimasto escluso totalmente. E' rimasto escluso dalla Champions e per lui è stato qualcosa di pesante dal punto di vista mentale. Sa che se fa bene in campionato verrà tenuto in considerazione. Sami è una perdita pesante, ma la situazione è questa. La situazione del suo ginocchio stava peggiorando e la decisione è arrivata perché nel giro di 10 giorni era peggiorata in maniera non normale perché queste cose normalmente peggiorano nel corso degli anni, non in una settimana. Non ci resta che far crescere il rendimento degli altri". Anche Bentancur sta mostrando uno stato di forma eccellente: "È un calciatore importante. A livello fisico sta avendo numeri straordinari, a questo abbina grande qualità. Poi ha grandi margini di miglioramento essendo giovane. Se poi riuscisse a fare anche qualche gol in più, in futuro potrebbe fare ancora meglio". Su possibili rinforzi a centrocampo, il tecnico frena: "Proveremo a farci giocare Bernardeschi e Ramsey, questo è il compito che spetta all'allenatore. Al mercato pensa la società". Sulla scelta del modulo, Sarri spiega come qualsiasi decisione sia legata ai giocatori da mettere in campo: "Con la presenza di Douglas Costa è difficile pensare al trequartista. Il grande momento di forma di Dybala, invece, ci porta a prediligere l'1-2, quindi ora è difficile pensare a un altro cambiamento. Non puoi vietare a Dybala di venire a prendere palla vicino ai centrocampisti, gli toglieresti una sua qualità. Così come non puoi togliere a Ronaldo la possibilità di partire decentrato, su questo ha costruito una carriera straordinaria. Bisogna trovare qualche accorgimento per riempire meglio l'area, anche sfruttando il trequartista". 


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