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INVIATO A REGGIO EMILIA - A fianco di Andrea Pirlo in conferenza stampa per presentare la finale di Supercoppa Italiana c'era Danilo, uno dei pochi difensori non ko (out Cuadrado, De Ligt, Alex Sandro e Demiral). Il brasiliano ha mostrato fiducia nella squadra.
Danilo, cosa deve fare la Juventus per vincere?
Deve essere diversa rispetto a domenica contro l'Inter e dunque essere più concentrata dal 1' al 90' perché queste partite hanno bisogno di coraggio. Noi abbiamo già dimostrato di essere una squadra forte e dovremo dimostrarlo di nuovo.
Una grande prestazione vi può dare slancio anche per il campionato?
Siamo fortunati di poter rigiocare subito una partita contro un avversario forte. E' la partita giusta per dimostrare quello che siamo e che vogliamo.
Vi mancheranno tanti giocatori. E' una pressione in più?
Non cerchiamo alibi o sacuse. Abbiamo una rosa competitiva e anche se ci sono assenze, abbiamo giocatori che possono aiutarci a vincere la partita. Non siamo certo contenti delle defezioni, ma abbiamo giocato con tanti assenti ogni partita. Giorgio è tornato bene, Leo è una certezza e là dietro possiamo far bene e portare un altro trofeo a Torino.
Di cosa avete parlato dopo domenica e come avete vissuto quel ko?
Noi siamo i più delusi dal risultato e dalla prestazione. Non siamo stati all'altezza e quella non è stata una prestazione da Juve. Vogliamo subito dimostrare chi siamo e che siamo all'altezza di giocare per la Juve. Una prova come quella contro l'Inter non deve più ricapitare. I campioni d'Italia vincono tutte le partite, non solo alcune. E il nome dell'avversario non cambia. Vedo voglia da parte di tutti di dimostrare e di crescere.
E' preoccupato dei tanti gol subiti dalla difesa?
Abbiamo dato dimostrazione di solidità in difesa e anche se a volte non abbiamo fatto benissimo, stiamo migliorando. Giocando ogni 3 giorni non è facile essere solidi. Stiamo cercando di essere più sicuri dietro perché così cresce la squadra.
Vorrebbe rivedere la Juve che ha sfidato il Barcellona o quella che ha battuto il Milan?
In entrambe le occasioni abbiamo giocato bene. Andrebbero bene tutte e due.