Tevez: "Juve come un 'barrio', per me è stata una seconda famiglia"

L'attaccante argentino ha parlato del proprio rapporto speciale con la Vecchia Signora e i suoi tifosi in un'intervista rilasciata al canale You Tube ufficiale dei bianconeri
Tevez: "Juve come un 'barrio', per me è stata una seconda famiglia"© Juventus FC via Getty Images
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Dopo aver assistito dall’Allianz Stadium alla partita tra Juventus e Inter, alla gara dell’Under 19 bianconera contro e aver fatto capolino anche al campo di allenamento della stessa Inter, il “tour” italiano di Carlos Tevez è proseguita con un’intervista concessa al canale ufficiale You Tube del club bianconero.

Tevez: "Tornare dopo sette anni è stato emozionante"

L’Apache ha parlato con il cuore del biennio trascorso in bianconero, ripercorrendo le tappe più importanti, ma soprattutto quelle più emozionanti. Fin dal giorno del suo arrivo in Italia: “Venire alla Juve per me ha significato scoprire un ‘barrio’. Quando sono arrivato qui pensavo di trovare un club completamente differente da quello che ho visto. La Juve è un grande società, ma profondamente legata alle proprie radici. I tifosi della Juve fanno parte di una grande famiglia, sono una comunità nella quale mi sono identificato subito. Qui ho ritrovato l’affetto dei tifosi, quel sostegno del quale avevo bisogno in un momento particolare della mia carriera. E io ho ricambiato dando tutto dal primo all’ultimo giorno. Tornare mi ha dato sensazioni fortissime difficili da spegare”.

Il retroscena sull'incontro con Buffon

Tevez ha poi svelato un retroscena sul primo compagno incontrato in spogliatoio, Gigi Buffon, e su cosa gli disse Allegri prima del debutto allo Stadium: "Indossare la maglia della Juve è stato fantastico e prendere la 10 di Del Piero la ciliegina sulla torta. Il primo compagno che incontrai è stato Gigi Buffon, ricordo che nello spogliatoio mi prese la testa e mi disse 'Come stai, fenomeno?'. Fu una grande emozione, così come prima del mio debutto in casa quando il mister mi disse 'alla prima palla che tocchi vai con tutta la tua forza, i tifosi scatteranno in piedi'. Successe davvero così, andai via in uno contro uno e si alzarono tutti. Indimenticabile, ma mi sono trovato bene con tutti, eravamo un gruppo splendido".

Tevez e il presidente Agnelli: "Un uomo di parola"

Infine il ricordo dei gol più iconici tra quelli segnati con la Juve e una puntualizzazione sulla scelta di tornare in Argentina, con ringraziamento al presidente Agnelli: "Difficile scegliere un gol, ho sempre giocato con il cuore, ma quello contro il Borussia Dortmund (quarti di finale di andata di Champions 2015, ndr) fu uno dei più importanti. Quello più emozionante è stato al Parma, fu molto bello e in triuna c'era mio padre, che è sempre stato il mio primo tifoso. Quando chiesi di tornare al Boca la società capì immediatamente le mie esigenze, ringrazierò sempre il presidente Agnelli che è un uomo di poche parole, ma che rispetta le promesse: disse che mi avrebbe accompagnato in aeroporto e lo fece. Anche per questo sarò sempre grato alla Juve, per avermi compreso in un momento difficile".


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