Per l'onore, per la classifica e per migliorare i punti dell'anno scorso. Inizia a Cagliari, per la Juve, un lungo sprint finale in cui consolidare il quarto posto in classifica. Ma inizia anche una partita nella partita per Massimiliano Allegri, chiamato a giustificare l'oneroso investimento fatto in estate dai dirigenti per sostituire Andrea Pirlo, che ottenne il quarto posto, ma portò a casa anche due trofei (Coppa Italia e Supercoppa italiana).
Juve: obiettivo 80 punti
L'asticella si alza fino agli 80 punti. La Juve li può raggiungere solo vincendo tutte e sette le partite che restano da qui a fine campionato. Perché questo obiettivo? Perché l'anno scorso Pirlo chiuse con 78 punti e Allegri è chiamato a migliorare quel punteggio. Con un pareggio e sei vittorie affiancherebbe soltanto il Maestro. Sono dettagli, direbbe qualcuno. Quello che conta, infatti, è che ancora una volta la Juve si ritrova tagliata fuori dalla lotta scudetto. Dettagli che però il singolo allenatore tiene in considerazione. E Allegri vuole assolutamente superare la quota del suo predecessore.
Juve: il calendario da qui alla fine
Dopo la trasferta di Cagliari, alla vigilia di Pasqua la Juve riceverà la visita del Bologna. Poi ci sarà l'importante semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Fiorentina, quindi di nuovo il campionato con la trasferta contro il Sassuolo. Per finire, Venezia in casa, Genoa a Marassi, Lazio all'Allianz Stadium e ancora Firenze, ultima giornata di campionato. Insomma, non sarà proprio agevole vincerle tutte. Ma Allegri ci vuole provare perché il fantasma di Pirlo e della sua prima stagione da allenatore aleggia comunque nelle stanze di Vinovo. E perché per aver ottenuto 78 punti e aver vinto due trofei, proprio Andrea fu mandato via.