Brivido Juve per il derby: in difesa cambia tutto. Rischio Allegri

Possibile esclusione per Bonucci difesa completamente brasiliana. Milik disponibile in corso d’opera. Chiavi della regia affidate a Locatelli, al suo fianco McKennie e Rabiot
Filippo Bonsignore
4 min

TORINO - Bonucci sì o Bonucci no? Il grande dilemma dell’avvicinamento della Juve al derby del giudizio riguarda il capitano. In campo o escluso eccellente? Negli ultimi allenamenti, Allegri ha provato una difesa senza Leo, il che farebbe pensare a un sacrificio pesante in un momento delicatissimo proprio come accaduto, altrettanto a sorpresa, a Monza, un altro dei passaggi più bui della stagione bianconera. Max ha provato un reparto a tre tutto brasiliano imperniato su Bremer con ai lati Danilo e Alex Sandro. Uno schieramento che permette volendo anche di scivolare su una linea a quattro con la scalata di Cuadrado a destra. Il nodo resta appunto Bonucci, che oggi contro il Toro va a caccia di un altro record della sua straordinaria carriera: la presenza numero 400 da titolare in serie A.

Juve, i motivi dell'assenza di Bonucci al derby

La sua assenza dalla formazione iniziale potrebbe essere letta con la necessità di gestire le energie fisiche, come spesso sottolineato da Allegri in questa annata così particolare e fitta di impegni, e Leo sarebbe alla terza gara consecutiva in una settimana. La sua esclusione, in ogni caso, sarebbe certamente clamorosa, per il peso del giocatore in un passaggio così fondamentale del cammino della Juve in piena crisi. Stamattina la decisione definitiva. Di certo rientrerà Bremer, pure lui rimasto a guardare a Haifa a beneficio di Rugani; una scelta che ha fatto discutere perché il brasiliano è il punto fermo della retroguardia ed è stato lasciato in panchina nella partita decisiva di Champions League. Bremer oggi tornerà al centro della difesa in una giornata del tutto particolare, perché sarà la prima volta da ex per lui contro il Toro, la squadra in cui si è rivelato al mondo. Obiettivo: blindare la retroguardia bianconera, battuta due volte sia dal Milan, sia dal Maccabi nello spazio di tre giorni e, in generale, tutt’altro che irreprensibile in questa prima parte di stagione. Sono solo 4 i clean sheets ottenuti su 13 partite, tutti in campionato peraltro. Allegri attende un’inversione di tendenza anche da questo punto di vista. 

Rilancio Kean, ecco la nuova chance

L’uomo nuovo del derby dovrebbe essere invece Kean. «In attacco ne giocheranno due tra lui, Vlahovic e Milik» non si è sbottonato Max, che ha ricordato come il giovane bomber non è stato impiegato dal primo minuto contro il Maccabi per non correre rischi, dopo aver avvertito un fastidio durante la rifinitura. Nelle prove in allenamento, il tecnico ha insistito su Moise che, a meno di sorprese, avrà una chance importante a disposizione da titolare accanto a Vlahovic. Milik, infatti, dovrebbe essere il jolly da spendere dalla panchina in corso d’opera. Sarebbe stata testata anche una soluzione molto coperta e conservativa, con McKennie in appoggio a Vlahovic unica punta e un centrocampo tutto muscoli e sostanza. La scelta però dovrebbe portare al tandem Kean-Vlahovic, con lo statunitense incursore sì, ma partendo da interno e non alle spalle del centravanti. A centrocampo, il grande interrogativo riguarda Paredes, tra i più deludenti in Champions League. «Leandro è arrivato e si è subito messo a disposizione nonostante non avesse quasi mai giocato al Paris Saint Germain e ha fatto anche buone partite - lo difende Allegri - Non è detto che non giochi nel derby». L’impressione, in ogni caso, è che l’argentino possa partire dalla panchina: in regìa quindi dovrebbe esserci Locatelli con McKennie e Rabiot mezzali e Cuadrado e Kostic esterni. Riassunto: un 3-5-2, che può diventare 4-4-2 in fase di non possesso. Ma, mai come stavolta, più dei numeri conterà il risultato…


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