Super Juve: 3-1 al Real Madrid, a segno anche Vlahovic

I ragazzi di Allegri salutano gli States calando un incoraggiante tris davanti ai blancos, grazie a una rete lampo di Kean, seguita dal primo gol in bianconero di Weah e dal sigillo finale del subentrato attaccante serbo. La rete degli spagnoli è stata siglata da Vinicius
Super Juve: 3-1 al Real Madrid, a segno anche Vlahovic© Juventus FC via Getty Images
Andrea De Pauli
6 min

ORLANDO (USA) - La Juventus si congeda dagli Stati Uniti con una vittoria di prestigio sul Real Madrid. Dopo il successo ottenuto ai rigori contro il Milan, davanti agli spalti gremiti del Camping World Stadium di Orlando i bianconeri s’impongono sui blancos grazie a una rete lampo di Kean, seguita dai gol del nuovo acquisto Timothy Weah e del redivivo Vlahovic. Di Vinicius il momentaneo 2-1 dei madrileni. Iniezione di fiducia per i ragazzi di Allegri, che se la sono giocata a viso aperto contro Modric e compagni nel primo tempo, e hanno retto alla rabbiosa reazione merengue nella ripresa. Seconda batosta di fila dopo il 3-0 incassato nel Clasico, invece, per gli uomini di Ancelotti, alle prese con una difficoltosa rivoluzione tattica seguita all’adios di Benzema.  

Juve-Real Madrid 3-1

Solo due cambi rispetto all’undici schierato contro i rossoneri per Allegri, che lancia Alex Sandro per Gatti in un terzetto difensivo tutto brasiliano, completato da Danilo e Bremer. L’altra variazione riguarda la fascia sinistra, dove appare Kostic per Cambiaso. Per il resto, confermato Timothy Weah sulla destra e Locatelli spalleggiato da McKennie e Miretti sulla mediana, esattamente come la coppia offensiva tutta strappi, formata da Kean e Chiesa. Ben sette cambi rispetto al recente confronto col Barça, invece, per Ancelotti. Le novità riguardano soprattutto il quartetto arretrato, completamente rinnovato con Lucas Vazquez, Rudiger, Nacho e Fran Garcia, che partono dal fischio d’inizio. Confermato il rombo di centrocampo, esattamente come Bellingham vertice alto, ma stavolta con l’inglese, oltre all’inamovibile Camavinga partono dall’inizio gli esperti Kroos e Modric. L’ultimo volto nuovo, infine, è quello di Joselu, scelto come spalla di Vinicius in avanti.

Kean, gol lampo

Pronti, via e la Juventus è subito avanti. Modric perde una brutta palla sulla trequarti e i bianconeri ne approfittano con una fulminante giocata, fatta tutta di tocchi di prima, che coinvolge Locatelli, Kean, Chiesa e McKennie, che coglie la base del palo. Il più lesto a gettarsi sulla ribattuta è Kean, che insacca. I blancos paiono scossi e imprecisi e i ragazzi di Allegri, appena recuperato il possesso palla ripartono in verticale, mettendo spesso e volentieri in crisi la traballante retroguardia merengue con le accelerazioni di Kean e Chiesa. A mettere in crisi Rudiger e compagni è soprattutto McKennie, con i suoi movimenti tra le linee. In fase offensiva, però, il Real fa paura, specie quando si innesca Vinicius, che prova più volte lo spunto in verticale.

Weah, primo gol con la Juve

Si gioca a viso fin troppo aperto e l’atteggiamento spericolato delle due contendenti premia nuovamente la Juventus, che al 20’ trova il raddoppio con Timothy Weah, al termine di un’altra supersonica giocata geometrica, che accelera con l’apparizione di Federico Chiesa e si chiude con l’assist di McKennie per il connazionale figlio d'arte, che insacca il suo primo gol in bianconero per la gioia dei tifosi locali, che applaudono fragorosamente l’azione dal forte sapore stelle e strisce. Il Real prova a scuotersi subito, ma Joselu non trova la porta da ottima posizione. A dimezzare le distanze ci pensa Vinicius, che pescato da un lancio vertiginoso di Kroos, non lascia scampo a Szczesny. Nel finale della prima frazione, Bellingham e compagni ci provano più volte con la conclusione dalla lunga distanza, ma senza fortuna.

Sorride Vlahovic

Mezza rivoluzione per la Juve, alla ripresa del gioco. Fuori Szczesny, Alex Sandro, Miretti, Kean e Weah, dentro Pinsoglio, Gatti, Cambiaso, Iling Junior e Milik. Ancelotti, da parte sua, conferma in blocco la sua formazione di partenza, che parte a testa bassa e fallisce due buone occasioni con Bellingham e Joselu. Col risultato che non si schioda, entrano in scena, tra i blancos, Carvajal, Alaba, Militao, Tchouameni, Rodrygo e Valverde, che scheggia subito la traversa con un bolide dalla lunga distanza. L’assedio del Real continua, ma i bianconeri reggono, senza rinunciare a qualche ripartenza. I due tecnici proseguono con i loro cambi e, a un quarto d’ora dal termine, appare anche Vlahovic, che negli ultimissimi scampoli fissa il definitivo 3-1 da due passi, al termine di una perfetta ripartenza. Non poteva esserci miglior finale della tournée negli States per la Juventus, che ora ha ancora due settimane abbondanti per preparare il debutto in Serie A con l’Udinese. Giorni di critiche all'orizzonte, invece, per il futuro ct del Brasile Ancelotti, che incassa nuovamente tre reti, dopo quelle subite contro il Barça.


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