"L'ex Juve Han Kwang-song era sempre seguito dagli agenti nordcoreani": la confessione

Un professore che segue il programma calcistico della Corea del Nord ha rivelato dei retroscena sulla situazione dell'attaccante, ricomparso pochi giorni fa dopo tre anni
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Era sparito in Corea del Nord per tre anni, ora è ricomparso in campo e si continua a parlare di lui. Si tratta di Han Kwang-song, attaccante nord coreano che ha giocato in Italia con Juve, Cagliari e Perugia. L'ultima volta che era stato visto su un campo di calcio era in Qatar, quando giocava all'Al-Duhail, fino a quando pochi giorni fa non è tornato in campo per una partita della nazionale nordcoreana alle qualificazioni per il prossimo Mondiale. Ora su di lui vengono raccontate storie che coinvolge anche la polizia della Corea del Nord.

Gli agenti nordcoreani alle spalle di Han Kwang-song

Tutto nasce dalla risoluzione 2397 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, approvata il 22 dicembre 2017, che vietava ai nordcoreani di lavorare all'estero. Ciò per impedire che i soldi guadagnati in altri Paesi venissero inviati in patria per sostenere il regime di Kim Jong-un. La Juve infatti viene anche accusata di aver violato questa norma dell'ONU cedendo il giocatore in Qatar. Con Han ancora all'estero, l'attenzione del dittatore si era spostata su di lui e soprattutto sui suoi soldi. Kim Heung-Tae, un professore di scienze dello sport che segue il programma calcistico della Corea del Nord ha confessato al New York Times che probabilmente gli agenti nordcoreani lo hanno seguito in tutte le sue esperienze all'estero limitando i suoi guadagni.


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