Allegri commosso per Mandzukic, la sorpresa Juve: "Mi mettete in difficoltà"

Omaggio del club bianconero all'allenatore per le 405 panchine in bianconero con i vari saluti dei suoi ex e attuali giocatori

Massimilano Allegri con la partita contro l'Udinese è diventato il secondo allenatore più presente della storia della Juventuas. 405 le panchina del tecnico livornese, un traguardo storico che il club ha voluto festeggiare con un video speciale pubblicato sul canale Youtube.

Allegri e la commozione per Mandzukic

Tanti gli ex e attuali calciatori che hanno fatto un video saluto di congratulazioni: da Danilo a Pjanic fino a Matri, Khedira, Barzagli e tanti altri. Tra questi non poteva mancare Mario Manduzkic. Il corato gli dice: "Complimenti per questo storico traguardo. Sai quanto non mi piace fare i video, ma per te ho dovuto fare un'eccezione. Ti auguro il meglio, ma devi migliorare a basket". L'allenatore con la voce rotta dall'emozione risponde: "Qui mi avete messo in difficoltà. Con Mario sono legato. È stato meraviglioso perché era buffo. Faceva finta di non sapere l'italiano ma lo sapeva meglio degli altri. Si è fatto male a Roma al gomito alla seconda partita e non rientrava più. Non capivo come convincerlo a rientrare. Poi ho iniziato a decidere insieme a lui cosa fare con l'infortunio e per fargli fare le cose bisognava dirgli l'opposto. Mario era arrivato per sostituire Tevez. Era di un livello talmente alto che faceva paura solo a metterlo in campo".


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"Quel giorno a Carpi volevano rovinarmi il Natale"

Tra chi ha dedicato un pensiero all'allenatore, anche Giorgio Chiellini e l'allenatore gli ha risposto così al video dell'ex difensore: "Real-Juve? Quella sera ero convinto che la squadra potesse ribaltare lo 0-3 dell'andata. È mancato l'ultimo pezzettino, forse dovevo fare una sostituzione prima. L'episodio di Carpi? Da quel giorno non gli ho dato più il giorno libero prima delle vacanze di Natale. Mi volevano rovinare il Natale (ride, ndr). Subito dopo una vittoria alla Juve viene il sollievo di poter passare almeno tre giorni in serenità".

E su Matuidi: "Sempre disponibile verso gli altri, era unico. Mi ricordo una partita contro la Lazio era in area ma invece di tirare l'ha passata dietro a Ronaldo e gli ho detto che mica la palla doveva passare per forza attraverso Ronaldo. Faceva tutto quello che gli chiedevi, anche il terzino".


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Allegri su Buffon e Marchisio

Anche Gigi Buffon si è congratulato con l'allenatore: "Diceva sempre una frase: 'Alcune partite non vanno giocate, vanno vinte', e la ripeto ancora oggi. Da lui ho imparato molto, oltre che ammirarlo. Per vincere i trofei ci sono il 70% delle partite sono quelle che vanno vinte, il resto sono gli scontri diretti. Quando sento dire che la Juve ha perso 7 sette finali penso più che ne ha giocate 9. Vero che si poteva vincere di più, ma ha partecipato a 9 eventi mondiali, e questa è la cosa più importante. Vincere anche le due finali che ho allenato io sarebbe stato meraviglioso, ma il fatto di essere lì vuol dire che hai fatto il massimo. Viviamo per quegli eventi che ti danno un'adrenalina pazzesca".

Infine su Marchisio: "Siamo stati quattro anni insieme. Con me ha fatto gli anni più importanti davanti alla difesa. Poi l'infortunio che ha avuto ha interrotto il nostro rapporto lavorativo. Ma ho ricordi straordinari, con lui, in quel momento era uno dei centrocampisti migliori in Europa".


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Massimilano Allegri con la partita contro l'Udinese è diventato il secondo allenatore più presente della storia della Juventuas. 405 le panchina del tecnico livornese, un traguardo storico che il club ha voluto festeggiare con un video speciale pubblicato sul canale Youtube.

Allegri e la commozione per Mandzukic

Tanti gli ex e attuali calciatori che hanno fatto un video saluto di congratulazioni: da Danilo a Pjanic fino a Matri, Khedira, Barzagli e tanti altri. Tra questi non poteva mancare Mario Manduzkic. Il corato gli dice: "Complimenti per questo storico traguardo. Sai quanto non mi piace fare i video, ma per te ho dovuto fare un'eccezione. Ti auguro il meglio, ma devi migliorare a basket". L'allenatore con la voce rotta dall'emozione risponde: "Qui mi avete messo in difficoltà. Con Mario sono legato. È stato meraviglioso perché era buffo. Faceva finta di non sapere l'italiano ma lo sapeva meglio degli altri. Si è fatto male a Roma al gomito alla seconda partita e non rientrava più. Non capivo come convincerlo a rientrare. Poi ho iniziato a decidere insieme a lui cosa fare con l'infortunio e per fargli fare le cose bisognava dirgli l'opposto. Mario era arrivato per sostituire Tevez. Era di un livello talmente alto che faceva paura solo a metterlo in campo".


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