Giornata di presentazione per Michele Di Gregorio, nuovo portiere della Juventus di Thiago Motta, chiamato a sostituire il partente Wojciech Szczesny. Arrivato dal Monza a titolo definitivo, ha già esordito con la maglia bianconera nel test contro il Norimberga in Germania.
Juve, Di Gregorio: "Ho parlato con Giuntoli e non ho pensato a nessun'altra squadra"
Nel corso della conferenza stampa odierna, Michele Di Gregorio si è presentato così ai suoi nuovi tifosi: "Le sensazioni sono quelle del primo giorno, sono bellissime. Sapere di venire qua deve darti la consapevolezza che le pressioni ci saranno, - ha subito sottolineato il nuovo portiere della Juve - ma è la parte bella di questo sport. Sono qui per dare il massimo, è una grandissima occasione per me", ha ribadito Di Gregorio. Somiglianze con i portieri bianconeri del passato? L'ex Monza ha risposto così: "Forse ricordo un po' Peruzzi, per struttura fisica e caratteristiche, ho l'ambizione di lasciare il segno qui e la Nazionale è un obiettivo. Qui alla Juve è tutto davvero stupendo, dalle strutture al resto. Personalmente, sono partito dal basso, facendo la gavetta, sbagliando e crescendo, arrivando qui per la costanza che ho avuto nel corso degli anni". Cresciuto nelle giovanili dell'Inter, Di Gregorio non ha resistito dinanzi alla chiamata del direttore Cristiano Giuntoli: "Ho parlato con il direttore Giuntoli, non ho più pensato a nessun'altra soluzione, nessun'altra squadra: ho dato la mia parola, l'ho mantenuta. Sono veramente molto orgoglioso di essere arrivato qui".
Di Gregorio: "Le parole di Buffon mi rendono orgoglioso"
Michele Di Gregorio, durante la conferenza di presentazione, ha avuto modo di parlare delle richieste di Thiago Motta e del rapporto con il gruppo portieri, senza dimenticare il recente attestato di stima di Gigi Buffon: "Siamo molto più coinvolti ed è un aspetto che mi piace. Ci si deve arrivare con il lavoro, perché non è facile dire ad un portiere di essere bravo con i piedi o di diventarlo insomma. Con gli altri portieri l'impatto è stato subito positivo, ci conoscevamo già da prima, perché anche da avversari qualche parola si scambia sempre prima delle partite. Ci siamo trovati subito. Buffon? Non l'ho sentito, ma ho avuto modo di sentire ciò che ha detto lui su di me nelle scorse settimane e non posso che ringraziarlo. Sono molto orgoglioso di ciò che pensa di me, lui che è stato il più grande della storia".