Pagelle Juve-Napoli: Vlahovic da 4, Bremer si incolla a Lukaku

Cambiaso crea il fattore sorpresa da regista aggiunto a Locatelli, Koopmeiners crea le azioni più pericolose. Motta, il sistema difensivo funziona e basta per ora
Pagelle Juve-Napoli: Vlahovic da 4, Bremer si incolla a Lukaku
Dall'inviato a Torino Fabrizio Patania

Motta (all.) 6
Funziona il sistema difensivo e basta per ora: il terzo 0-0 di fila in campionato segnala timidi progressi rispetto ai precedenti con Empoli e Roma. Gli aspetti positivi sono legati al risultato e alla conferma dopo il debutto indovinato in Champions. Perdere sarebbe stato peggio, ma ora si tratta di cambiare passo e di acquistare pericolosità. Vlahovic inconcludente e sostituito è un caso.

Di Gregorio 6,5
La respinta su McTominay non è impeccabile, ma efficace. Riesce a toccare la punizione di Politano deviata da Rrahmani a un soffio dall’intervallo. Due parate valgono la piena sufficienza.

Savona 6
Un paio di imprecisioni in avvio non macchiano la prestazione, perché il ragazzo tiene duro e non si disunisce. Ha personalità, struttura e passo. Conferma di essere solido. Deve crescere, ovvio. Lo farà giocando.

Kalulu 6,5
Questa volta, senza Gatti, l’ex milanista fa il centrale e riesce a cavarsela, perché ha i tempi giusti e la velocità per andare a intercettare Kvara due o tre volte al limite dell’area.

Bremer 7
Respinte e chiusure, il brasiliano alza subito il muro e s’incolla a Lukaku. Non lo fa respirare, non gli permette mai di girarsi e di andare al tiro. Dominante.

Cambiaso 7
Un po’ terzino, un po’ mediano. Quando la Juve comanda il gioco, gli piace aggiungersi e creare il fattore sorpresa da regista aggiunto a Locatelli. Da esterno difensivo sembra quasi sprecato, ma il volume di gioco è da centrocampista: 117 palloni lavorati.

Locatelli 7
Sarà dura per Thuram e Douglas Luiz togliergli il posto. Sbaglia pochissimo, sembra il vertice basso ideale del centrocampo di Motta, unisce sostanza e lucidità, aiuta la difesa, capisce i momenti.


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Nico Gonzalez 6
Un paio di colpi deliziosi e stop, si vede poco, anche perché la Juve non attacca. L’argentino si salva per l’applicazione nei rientri e lo spirito di sacrificio.

McKennie 6
Il Napoli non è il Psv e non concede lo stesso spazio al texano, che pure ha la vivacità di presentarsi un paio di volte in area, ma succede solo in avvio. Forse aveva speso troppe energie in Champions, cala presto il sipario. Il cambio appare persino ritardato.

K. Thuram (35’ st) sv
Entra per aggiungere solidità ed evitare guai alle ultime curve della partita.

Koopmeiners 6,5
Le azioni più pericolose nascono dalle sue intuizioni. Il triangolo costruito con Cambiaso e Yildiz alza il livello complessivo della Juve rispetto alle altre zone di campo. Alcune pause, con così poche partite, sono naturali. Alza la mira da distanza ravvicinata, ma non era semplice coordinarsi dentro la mischia.

Yildiz 6
Niente di incantevole, Kenan non tira fuori colpi decisivi come in Champions, anzi sbaglia qualcosa, ma è tra i più attivi, resta dentro la partita, si fa dare la palla, si prende le responsabilità, torna indietro a recuperare. Il processo di maturazione, rispetto ai mesi scorsi, è visibile.

Vlahovic 4
D’accordo la partita bloccata e gli scarsi rifornimenti, ma 6 palloni toccati e 4 passaggi in 45 minuti giustificano la sostituzione. Motta lo toglie per cercare profondità, perdendo un riferimento offensivo e la Juve fatica a entrare in area.

Weah (1’ st) 5,5
Il figlio di George, esterno adattato al ruolo inedito di centravanti, fa quel che può e non è tanto. La missione di “allungare” l’attacco della Juve non riesce, ma non si può pretendere la luna e neppure fargliene una colpa.


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Motta (all.) 6
Funziona il sistema difensivo e basta per ora: il terzo 0-0 di fila in campionato segnala timidi progressi rispetto ai precedenti con Empoli e Roma. Gli aspetti positivi sono legati al risultato e alla conferma dopo il debutto indovinato in Champions. Perdere sarebbe stato peggio, ma ora si tratta di cambiare passo e di acquistare pericolosità. Vlahovic inconcludente e sostituito è un caso.

Di Gregorio 6,5
La respinta su McTominay non è impeccabile, ma efficace. Riesce a toccare la punizione di Politano deviata da Rrahmani a un soffio dall’intervallo. Due parate valgono la piena sufficienza.

Savona 6
Un paio di imprecisioni in avvio non macchiano la prestazione, perché il ragazzo tiene duro e non si disunisce. Ha personalità, struttura e passo. Conferma di essere solido. Deve crescere, ovvio. Lo farà giocando.

Kalulu 6,5
Questa volta, senza Gatti, l’ex milanista fa il centrale e riesce a cavarsela, perché ha i tempi giusti e la velocità per andare a intercettare Kvara due o tre volte al limite dell’area.

Bremer 7
Respinte e chiusure, il brasiliano alza subito il muro e s’incolla a Lukaku. Non lo fa respirare, non gli permette mai di girarsi e di andare al tiro. Dominante.

Cambiaso 7
Un po’ terzino, un po’ mediano. Quando la Juve comanda il gioco, gli piace aggiungersi e creare il fattore sorpresa da regista aggiunto a Locatelli. Da esterno difensivo sembra quasi sprecato, ma il volume di gioco è da centrocampista: 117 palloni lavorati.

Locatelli 7
Sarà dura per Thuram e Douglas Luiz togliergli il posto. Sbaglia pochissimo, sembra il vertice basso ideale del centrocampo di Motta, unisce sostanza e lucidità, aiuta la difesa, capisce i momenti.


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