Se Kolo Muani non giocasse dall’inizio rimarrei sorpreso: ottimo attaccante, rappresenta uno dei prestiti più cari della storia - 11 milioni e mezzo lordi tra stipendio, loan e commissioni - in rapporto alla durata, 5 mesi. Uno sforzo notevole, ma comprensibile, per una Juve che si ritrovava con un solo centravanti di ruolo e la necessità di arrivare tra le prime 4, o cinque: il posticino vale un’ottantina di milioni.
Dentro subito. Nel corso della presentazione Kolo non ha peraltro usato giri di parole: «Sono venuto per fare il centravanti», con tanti saluti a Vlahovic, le cui alternative non saranno più Nico, Yildiz, Weah o McKennie.
Giuntoli è riuscito in un’impresa da Nobel della generosità: in pochi giorni ha risolto i problemi della Juve e anche quelli di Vitoria Guimaraes (15 milioni per Alberto Costa!), Psg (che voleva liberarsi di Kolo, strapagato 95 zucche nell’estate 2023) e Chelsea (Veiga, pressoché inutilizzato). Di Kelly può fare meno. Sempre meglio Birkin.
PS. L’umorismo involontario non difetta certamente ai social manager della Juve che ieri hanno pubblicato un’immagine del francese con uno stuzzicadenti tra le labbra, rivelandone le intenzioni bellicose.