
Ecco qualcosa che non avevamo ancora visto: la sconfitta di Motta in campionato. La prima caduta, uno autentico schianto, è stata oltretutto meritatissima per il secondo tempo nel quale la Juve si è dissolta: al 40% di possesso corrisponde un’impressionante serie di voci a 0. Nel primo aveva fatto qualcosa di più e meglio del Napoli, trovando il vantaggio con Kolo Muani, sbagliando un gol con Yildiz e subendo quasi nulla. Nella ripresa ha - come detto - messo insieme la peggiore (mezza) prestazione dell’anno e si è letteralmente consegnata al ritmo di Lobotka, Anguissa, Mc Tominay e Politano.
Trovati il pari e il 2 a 1, il Napoli ha infatti controllato la partita con arroganza mista a naturalezza.
Tra Conte e Motta ci sono ora sedici punti, un’enormità, se si pensa che Allegri ne aveva lasciati 18 a favore della Juve alla fine dell’ultimo torneo: altra storia, altri protagonisti, altra narrazione.
Il più atteso della Juve, Kolo Muani, ha segnato e fatto poco altro: ma non giocava da un po’; Yildiz e Nico hanno girato al minimo, Koop ha confermato che quello da strappare a Gasperini era Ederson e non lui; Cambiaso è stato surclassato da Politano, il migliore, e insomma la corsa al posto Champions, per Thiago, si è complicata.
Ciò che è totalmente mancato alla Juve è stato lo spirito: non ha mostrato la determinazione, il coraggio che dopo l’intervallo il Napoli ha portato sul campo in dosi abbondanti.
Non posso sapere quale favola abbia raccontato Conte ai suoi per trasformarli fino a quel punto: di sicuro non era Cappuccetto Rosso, o forse soltanto la parte del lupo. E qualcuno ha fatto la fine della nonnina.
La classifica attuale impone a De Laurentiis di seguire di nuovo l’allenatore per completare l’organico con due innesti, oltre al vice-Kvara: in difesa il Napoli è numericamente insufficiente.
Diverso è il discorso che riguarda la Juve. Tutto quello che poteva spendere, Giuntoli l’ha bruciato l’estate scorsa e il mercato per ora non gli sta dando ragione: Koop e Douglas Luiz sono i più deludenti e non possono bastare gli infortuni di Bremer e Cabal per giustificare un andamento del genere. Resto convinto che Alberto Costa e Veiga non aumentino la qualità del reparto. La Juve non è uno scherzo e richiede un livello da Juve.
Un centravanti in più era da prendere e Cristiano l’ha portato: adesso Motta dovrà inventarsi qualcosa per recuperare Vlahovic senza buttare a mare Kolo. E viceversa.