La media Tudor porta la Juve in Champions: solo la Roma può rovinare i piani 

I bianconeri possono raggiungere l'obiettivo, ma saranno decisive le sfide con Bologna e Lazio. E attenzione a Ranieri...
La media Tudor porta la Juve in Champions: solo la Roma può rovinare i piani © Juventus FC via Getty Images
Giorgio Marota

TORINOLa solidità della media Tudor e la fragilità negli scontri diretti. La certezza di essere padroni del proprio destino e il timore che il crollo di Parma possa ripetersi. Ma anche la sensazione che il gruppo sia finalmente solido e la preoccupazione per i due turni di squalifica di Yildiz che inevitabilmente complicheranno le scelte tattiche. In queste ore la Juventus vive sul filo dell’instabilità emotiva, consapevole comunque di aver rimesso la lotta Champions sui binari giusti dopo la preoccupazione generata dai ko con Atalanta e Fiorentina che fecero naufragare il progetto di Thiago Motta. Nelle prime cinque panchine, Tudor ha collezionato 10 punti: 3 vittorie su 3 in casa con Genoa, Lecce e Monza e 1 con la Roma. Il ko del Tardini è stato come un rallentamento inaspettato sulla tabella di marcia, eppure la media di 2 punti a gara resta incoraggiante. Tudor, dopotutto, ha abituato a questo ruolino: lo mantenne anche quando allenò Marsiglia e Lazio. In questo inizio di primavera, da quando Igor è tornato a casa, solo Roma e Fiorentina (11 punti) hanno fatto meglio. 


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I calcoli per il cammino della Juventus

Continuando così, la Juve chiuderebbe a quota 70. L’anno scorso l’Atalanta arrivò quarta con 69 punti, due stagioni fa il Milan occupò quella stessa posizione raggiungendo i 70, come la Juve di Allegri nel 2021-22. Attualmente si contendono la Champions 6 squadre raccolte in 6 punti, addirittura ci sono 5 club in 3 lunghezze non considerando l’Atalanta terza. Dove non arriva la matematica, però, può tentare di spingersi la logica: se i bianconeri dovessero uscire indenni dai prossimi due scontri diretti - entrambi in trasferta - contro Bologna e Lazio, l’obiettivo sarebbe pressoché raggiunto. Lo scenario del doppio pareggio al Dall’Ara e all’Olimpico non sarebbe quindi da scartare a priori. A quel punto Tudor non arriverebbe quarto solo nel caso in cui il Bologna chiudesse a 71 collezionando 9 punti tra Milan, Fiorentina e Genoa. Pareggiando con la Juve, la Lazio potrebbe invece arrivare a 70, ma con gli scontri diretti a sfavore.  C’è poi la strada gloriosa: battendo uno tra Italiano e Baroni, Igor potrebbe essere raggiunto alla soglia dei 72 solo da Ranieri, obbligato a vincere le ultime quattro partite e poi far valere la differenza reti (al momento Juve a +20 e Roma a +17). I bianconeri dovranno considerare nella lotta anche la Fiorentina solo nella prima ipotesi, cioè di doppio pareggio e poi di doppia vittoria (8 punti); Palladino dovrebbe a quel punto vincerle tutte, ma questo filotto viola escluderebbe automaticamente quelli di Bologna e Roma, che la Fiorentina dovrà affrontare in questo finale rovente.  


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Ostacoli Bologna e Lazio

Tutti questi calcoli, per la Juve, sarebbero vani se non dovessero arrivare due vittorie con Udinese (allo Stadium) e Venezia (al Penzo). Il calendario dei bianconeri, com’è noto, scollina dopo la Lazio. Lo step decisivo della corsa al quarto posto è passare indenni da un doppio confronto da brividi tra il Dall’Ara e l’Olimpico. Considerando solo le trasferte, la Signora sarebbe sesta in classifica a 25 punti, mentre a Torino ne ha conquistati 37. Le sfide contro le big, poi, hanno rappresentato un’altra nota dolente in questa stagione: in 12 partite contro Napoli (2), Inter (2), Atalanta (2), Bologna (1), Roma (2), Lazio (1) e Fiorentina (2), Locatelli e compagni hanno raccolto appena 13 punti, con la media di 1,08 per ciascun match ad alta quota. 


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TORINOLa solidità della media Tudor e la fragilità negli scontri diretti. La certezza di essere padroni del proprio destino e il timore che il crollo di Parma possa ripetersi. Ma anche la sensazione che il gruppo sia finalmente solido e la preoccupazione per i due turni di squalifica di Yildiz che inevitabilmente complicheranno le scelte tattiche. In queste ore la Juventus vive sul filo dell’instabilità emotiva, consapevole comunque di aver rimesso la lotta Champions sui binari giusti dopo la preoccupazione generata dai ko con Atalanta e Fiorentina che fecero naufragare il progetto di Thiago Motta. Nelle prime cinque panchine, Tudor ha collezionato 10 punti: 3 vittorie su 3 in casa con Genoa, Lecce e Monza e 1 con la Roma. Il ko del Tardini è stato come un rallentamento inaspettato sulla tabella di marcia, eppure la media di 2 punti a gara resta incoraggiante. Tudor, dopotutto, ha abituato a questo ruolino: lo mantenne anche quando allenò Marsiglia e Lazio. In questo inizio di primavera, da quando Igor è tornato a casa, solo Roma e Fiorentina (11 punti) hanno fatto meglio. 


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