Lazio, Inzaghi: "Acerbi? Precauzione, mancano 13 partite. Bravo Vavro"

L'allenatore biancoceleste, dopo il 3-2 al Genoa, ha fatto chiarezza sulle condizioni fisiche del difensore: "Problemino al polpaccio, aspettiamo gli esami"
Lazio, Inzaghi: "Acerbi? Precauzione, mancano 13 partite. Bravo Vavro"© LAPRESSE
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GENOVA - Continua a vincere la Lazio, non si ferma nemmeno davanti al Genoa. Tredici partite restanti, tutte finali. Al Ferraris grande prestazione del gruppo e l'obiettivo vittoria ancora una volta centrato. Nel post partita, Simone Inzaghi ai microfoni di Dazn ha parlato della sfida: "Lo sapevamo già, qui le partite non sono mai semplici, ma abbiamo fatto un’ottima gara contro una squadra in salute. In alcune occasioni però, dovevamo essere più lucidi. Dopo il rigore finale c’è stata un po’ di sofferenza, quei cinque minuti non finivano più. Sulla vittoria della Lazio però, credo non ci sia nulla da dire”.

Inzaghi dopo Genova

Il tecnico biancoceleste ha voluto ringraziare i giocatori: “Bravi tutti, ottima partita di Cataldi, Marusic e Vavro. Denis è un bravo ragazzo che viene da un altro campionato, si sta adattando e inserendo nei migliori dei modi. Ha davanti Acerbi che non salta mai un allenamento, oggi invece è rimasto fuori e lui si è fatto trovare pronto”. Poi sulle condizioni proprio di Acerbi: “Ha accusato un problemino giovedì durante l'allenamento, è stato a riposo venerdì e sabato, sembrava potesse giocare poi sul finire del riscaldamento il muscolo del polpaccio era affaticato. Avrebbe voluto scendere in campo, ma abbiamo preferito non correre rischi. Mancano tredici partite, il campionato è ancora lungo. Ora torneremo a Roma e farà gli accertamenti del caso”. Battuta finale su Cataldi: “Gli ho fatto i complimenti per il gol e gli ho detto di tenere la posizione. Al compleanno di Immobile mi ha imitato benissimo e l’ho conosciuto in una versione che non conoscevo, mentre i ragazzi lo sapevano già”.

Capitolo coronavirus

Inzaghi, in conferenza stampa, ha detto la sua sullo stop al campionato per il pericoloso virus che sta colpendo anche l'Italia: "Partite a porte chiuse? Assolutamente no. Il succo del calcio sono i tifosi. Non bisogna sottovalutare quello che sta capitando. Ci stiamo muovendo nella direzione giusta. Il calcio resta dei tifosi, penso a oggi, con i tifosi del Genoa splendidi e quelli della Lazio impressionanti. È giusto vivere il calcio con le tifoserie. Per questo bisognerà cercare di porre rimedio a questa grandissima problematica". E ancora ai microfoni di Sky Sport: "Penso che sia un problema serio e importante quello che sta accadendo in Italia, sono d'accordo se si dovranno fermare le partite di campionato. Fermo restando che secondo me in questi casi la prevenzione è importantissima. E penso che tutti si siano mossi nel modo migliore".


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