Lazio, da dove ripartire: tutti i numeri di una stagione record

I biancocelesti pronti, primo obiettivo: battere l’Atalanta e continuare la striscia positiva di risultati. Come? Con la miglior difesa, i gol di Immobile, gli assist di Luis Alberto e la voglia di scudetto di Inzaghi vent'anni dopo
Lazio, da dove ripartire: tutti i numeri di una stagione record
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ROMA - La Lazio scalda i motori, c’è l’Atalanta, match che segna la ripresa della Serie A per i biancocelesti. Da qui in poi mancano 12 partite per finire il campionato. Una corsa tutta d’un fiato ricordando da dove si è partiti. Dai numeri record, dai giocatori fondamentali, da quella voglia di Inzaghi di trionfare ancora con l’aquila sul petto, ma questa volta da allenatore. Verso un traguardo storico con una squadra che ha mostrato un potenziale enorme.

Lazio, i numeri chiave di una super stagione

Si riparte contro l’Atalanta, la squadra con il miglior attacco della Serie A con 74 gol. Ma la Lazio può vantare il secondo reparto offensivo migliore con 60 reti realizzate in qui (media gol per i biancocelesti: 2.31). Numeri incredibili per due squadre che esprimono forse il miglior calcio in Italia. E la Lazio ha Immobile, l’uomo record che con 27 reti in 26 partite è il capocannoniere della Serie A. C’è un altro dato che dà forza alla Lazio: la miglior difesa del torneo. Con appena 23 reti subite i biancocelesti comandano in questa speciale classifica. Acerbi e compagni sono i migliori. E pensare che la difesa nelle ultime stagioni è stata sempre un punto debole. Quest’anno ne è la forza.

Magic Luis e il Sergente

Tra gli uomini chiave, oltre ai già citati Immobile e Acerbi, ecco pure Luis Alberto e Sergej Milinkovic-Savic. Il primo: miglior assist man della Serie A con 12 passaggi vincenti. Il secondo: è il maratoneta della squadra con 10,916 km percorsi di media a partita. Questo la dice lunga sull’importanza di questi due calciatori, che negli anni sono evoluti tatticamente diventando imprescindibili nello scacchiere di Inzaghi. E l’ultima forza di una squadra che vuole lo scudetto arriva proprio dal tecnico biancoceleste. Simone, vent’anni dopo, sogna un’altra impresa: a maggio del 2000 ha trionfato da giocatore, adesso spera di farlo da allenatore. Il simbolo addosso è sempre lo stesso, l’aquila, oggi ha cambiato solo vestito. Dalla maglia alla giacca. Si è rivelato trascinatore, abile tecnico, innamorato dell’ambiente, bravo nel costruire prima un gruppo, poi una squadra. Viene da 21 risultati utili consecutivi e non vuole fermarsi. É tra i migliori tecnici della storia della Lazio. Tenterà di lasciare una firma importante dopo successi e trionfi. Uno così può fare la differenza.


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