Luis Alberto, le scuse forse non bastano: i provvedimenti

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Luis Alberto, le scuse forse non bastano: i provvedimenti© © Marco Rosi / Fotonotizia
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ROMA - Il passo indietro è arrivato, ma forse non abbastanza lungo. Luis Alberto ha chiesto scusa, si è reso conto che quella doppia uscita via social di venerdì sia stata quantomeno fuori luogo. Ieri mattina si è presentato nel Training Center di Formello per l'allenamento nonostante questo fosse facoltativo. Ha lavorato sodo e poi è tornato a casa. Lì si è collegato su Instagram e con una diretta ha argomentato il suo punto di vista del giorno precedente: «Sono qui per sistemare un po' tutto. Avevo qui un discorso preparato con Angelo (Peruzzi, ndr), ma voglio parlarvi in diretta. Ho sempre detto ciò che penso, i soldi non sono tutto. È un momento diffi cile, lo so. Sono cresciuto come uno di otto fratelli. Voglio chiudere la questione, così non esce più e continuiamo a divertirci giocando a calcio. Non parlo solamente per me, dico per tutti. Voglio che la Lazio lavori per il bene di tutti, c’è tanta gente dietro».

Società

Dopo la premessa, il mea culpa: «Mi prendo le mie responsabilità, ho fatto una cazzata. Ho dato il massimo e lo farò sempre finché starò qui. Sono sceso in campo anche da infortunato. Mi sono arrivati tanti messaggi dai tifosi. Non posso essere laziale come voi o come Danilo (Cataldi, ndr). Chiedo scusa alla gente che si è sentita offesa, non era mia intenzione. Non sono laziale, ma devo ringraziare la Lazio per tutto ciò che mi ha dato. Dobbiamo continuare a essere una famiglia, ho sbagliato il momento. Dobbiamo migliorare e fare tutte le cose per bene. Continuiamo a lavorare, speriamo di festeggiare altri titoli. Un saluto e forza Lazio». Scuse arrivate, ma probabilmente non del tutto complete. Facile notare che in tutto il discorso la società non venga mai menzionata. In più Luis Alberto ha spiegato di "non parlare solo per sé, ma per tutti". [...]

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