ROMA - Diego vive. Non c’è espressione più bella. Perché quello che ha lasciato Maradona, Dio del calcio, è una enorme valigia di ricordi, aneddoti, episodi, frasi, gol, giocate e sorrisi. E c’è un evento che è rimasto ben impresso nella mente dei tifosi della Lazio. Vedere El Pibe de Oro indossare la maglia biancoceleste. Un episodio unico che risale al 10 novembre 1992. L’argentino è andato al Siviglia e per il suo ritorno in campo ecco l’amichevole con la Lazio di Gascoigne. Finisce 1-1: Gazza fa gol, Maradona illumina e colpisce l’incrocio dei pali. A fine partita l’attaccante laziale, Maurizio Neri, scambia la maglia proprio con Diego, che la indossa subito davanti alla tv. Una visione.
Gascoigne e Maradona
Zoff è indiavolato con Gascoigne. Paul ne ha combinata un’altra delle sue: era influenzato, poi con un permesso della società vola a Parigi. Accompagna la fidanzata inglese a Disneyland. Tra Topolino e Pippo si diverte come un bambino e torna a Siviglia in tempo per l’amichevole. Avversari speciali: Gazza contro Diego. Baci e abbracci ad inizio partita. Proprio l’inglese, in una recente intervista, ha parlato di quel momento: “Ricordo di aver giocato una partita amichevole contro il Siviglia di Maradona in Spagna, dopo aver trascorso tre giorni di fila a bere a Disneyland. Nel tunnel degli spogliatoi ho detto a Diego che ero distrutto, a pezzi. Lui ha risposto: 'Non preoccuparti, anche io’”. Due giocatori, un campione e un campionissimo, che a volte sono stati avvolti dalle tenebre. Solo con il pallone tra i piedi ritornavano alla luce: sapevano illuminare con un semplice tocco.