Lazio, Sarri: "Siamo migliorati. I miei sorrisi? Colpa di Milinkovic"

Il tecnico apprezza la reazione dopo San Siro e guarda avanti: "Non siamo più una squadra da una partita buona e una no"
Lazio, Sarri: "Siamo migliorati. I miei sorrisi? Colpa di Milinkovic"© LAPRESSE
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ROMA - Sorride, Maurizio Sarri. Un occhiolino direzione Zaccagni dopo il terzo gol la dice lunga sulla soddisfazione del tecnico della Lazio dopo il 3-0 con il Bologna. Ai microfoni di Dazn ha raccontato: "Abbiamo fatto una buona partita, dovevamo essere più cattivi nel primo tempo e chiuderla prima. Invece abbiamo scherzato, ma è una buona prestazione in linea con quello fatto negli ultimi due mesi tralasciando la sfida con il Milan. Zaccagni ha tante qualità e così si adatta abbastanza bene. Ha avuto gli infortuni, ma con lui parliamo tanto: attacca poco la profondità e così ha segnato. Ascolta molto, cerca di migliorarsi. È forte e non ha mai espresso il 100%. Lui come Insigne? Come caratteristiche è diverso, quindi deve giocare da Zaccagni, non da Insigne”.

La soddisfazione di Sarri

Abbiamo lavorato al monitor perché giocato 63 ore fa, sul campo non potevamo fare grandi cose. Riviste le situazioni sbagliate contro il Milan. Si lavora tanto con i video come purtroppo è normale con questo calcio. Ero innamorato della settimana, del migliorare i singoli. Oggi faccio il regista, siamo sempre al video e poco al campo. Il quarto posto? Importante è aver fatto bene negli ultimi mesi. Abbiamo perso a Sassuolo, contro l’Inter e un black out in Coppa Italia. Ma non è più una squadra da una partita buona e una male. C’è più continuità. La differenza tra i grandi giocatori e i buoni giocatori è avere cilindrata dal punto di vista fisico e mentale. Gente capace di dare il 100% ogni tre giorni. Stiamo migliorando, ma un po’ di fatica la facciamo ancora. Cabral? Veniva da un infortunio di 40 giorni. Aveva giocato uno spezzone di partita, poi si era rifermato. Le sue condizioni erano inferiori, ha un programma per lui per ritornare in parità con la squadra. Ieri era più brillante in allenamento. I sorrisi? Stavo scherzando con Milinkovic quando l’ho cambiato. Gli ho detto: “Ho trovato il modo di farti incazzare anche oggi e lui ha risposto sì”.


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