Lazio-Inter, la doppia sfida di Immobile tra Inzaghi e Lukaku

Il tecnico amico e il bomber rivale: due avversari speciali per l’attaccante biancoceleste
Marco Ercole 
4 min

ROMA - Che ci siano delle motivazioni in più non è certo un mistero. Per Immobile la sfida di stasera rappresenta un ritorno al passato molto particolare, perché quello con Inzaghi è stato molto più di un "semplice" rapporto giocatore-allenatore.

Il legame tra Immobile e Inzaghi

Sì, sul campo il connubio tra loro due è stato straordinario. Se Ciro è riuscito a conquistare la Scarpa d'Oro interrompendo 11 anni di dominio incontrastato di Messi, Cristiano Ronaldo e Luis Suarez, buona parte del merito è da ricondurre proprio a Simone. In fondo è stato lui a costruire attorno al suo bomber quella Lazio, mettendolo nelle condizioni di esprimersi al massimo e di centrare il traguardo straordinario di 36 gol in un singolo campionato. Un torneo, quello del record, iniziato tra l'altro con una discussione tra i due, per una sostituzione non digerita contro il Parma e la successiva esclusione proprio contro l'Inter, a San Siro. Un momento di difficoltà che, come spesso succede, non ha fatto altro che rafforzare il legame tra Ciro e Simone. Sono stati e sono ancora amici anche fuori dal campo, hanno trascorso varie vacanze insieme con le rispettive famiglie. Ciascuno di loro ha fatto la fortuna dell'altro. Nei cinque anni insieme hanno scritto nuove pagine di storia del club biancoceleste, hanno vinto trofei sia a livello individuale che di squadra. Poi Inzaghi ha preso un'altra strada, si è trasferito a Milano, dove questa estate ha ricevuto come regalo pure il ritorno di Lukaku, al quale ha promesso di metterlo nelle condizioni di vincere la Scarpa d'Oro così come aveva fatto con Immobile.

Che sfida tra Immobile e Lukaku!

Si vedrà, intanto la sfida tra i due attaccanti vede in vantaggio quello laziale. Considerando i due anni in cui il belga ha giocato in Serie A (stagioni 2019-20 e 2020-21), infatti, ha messo a segno complessivamente 47 reti in 72 presenze in campionato. Nello stesso periodo di tempo, e con le stesse gare disputate, Ciro ha lasciato la sua firma in 56 occasioni. Un distacco di 9 lunghezze rimasto inalterato pure dopo l'inizio di questo torneo, con entrambi i bomber a segno alla prima giornata e a secco nella seconda. Incornata di testa da due passi di Big Rom contro il Lecce, diagonale mancino scattando sul filo del fuorigioco per Immobile contro il Bologna.

Adesso ci sarà il quinto confronto faccia a faccia, un duello in cui fin qui è avanti il nerazzurro, autore di due reti, realizzate entrambe nella stessa partita, il 3-1 del 14 febbraio 2021. Solo un centro invece per il biancoceleste, nella vittoria per 2-1 del 16 febbraio 2020, quando la Lazio di Inzaghi stava volando sulle ali dell'entusiasmo con ambizioni da scudetto, poi ridimensionate dallo scoppio della pandemia. E all'interno di questa sfida nella sfida, c'è da aggiungere pure un cartellino rosso che si è visto sventolare Ciro, nel match del 4 ottobre 2020. Insomma, per uno come lui abituato a trovare sempre nuovi stimoli, eccone altri in grado di generare ulteriori motivazioni. Non che ce ne fosse bisogno, sia chiaro. Soprattutto quando sei di fronte al tuo vecchio mister. Molto più di un "semplice" allenatore.


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