ROMA - Maurizio Sarri non nasconde le emozioni. Dietro quel volto spesso severo, riesce a dare spazio a sogni e desideri in maniera molto romantica. É il caso delle sue parole rilasciate a Dazn nel post partita di Fiorentina-Lazio: “Ho detto a Massimo Maestrelli che il mio sogno prima di smettere è quello di allenare la Lazio al Flaminio e spero che lo stadio possa essere chiamato stadio Tommaso Maestrelli”. La scorsa settimana è stata speciale con le celebrazioni del centenario del Maestro. Un esempio per Sarri, un mito per tutti i laziali.
Sarri e l’elogio ai tifosi
“Stadio pieno? Inutile farlo, i tifosi della Lazio vengono in massa in trasferta, in casa si fanno 45 mila spettatori. I nostri tifosi stanno rispondendo alla grande. Io ho ripreso la voglia di allenare in quest’ambiente e grazie a questo pubblico. Il popolo laziale è un grande popolo, la civiltà con cui ti parlano non l’ho vista da nessuna parte”.
