Sarri: "Brava Lazio, trasmetti entusiasmo"

Il tecnico traccia un primo bilancio dopo la vittoria sul Galatasaray: «Adesso dobbiamo ripeterci»
Sarri: "Brava Lazio, trasmetti entusiasmo"© ANSA
Marco Ercole
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È un Maurizio Sarri diviso a metà, quello che torna a parlare dopo settimane di silenzio. Da una parte c'è l'ovvia preoccupazione per le condizioni in cui è tornato dall'esperienza in Qatar il suo gioiello, Sergej Milinkovic. Dall'altra, invece, c'è la soddisfazione per il lavoro svolto fino a questo momento dalla Lazio, una squadra che sente sempre più sua e che gli ha permesso di tornare a divertirsi, nonostante un sistema calcio che si sta allontanando in modo costante da quelli che sono i suoi ideali. Un discorso che trascende il buon risultato ottenuto nell'amichevole di martedì vinta contro il Galatasaray, che comunque è un buon punto di partenza per costruire l'avvicinamento verso il rientro in campionato, in programma a Lecce il prossimo 4 gennaio: «Abbiamo fatto una buona prestazione, contro una squadra molto tecnica. Per essere la prima gara dopo un periodo così lungo senza una partita agonistica, abbiamo fatto bene. La sensazione quindi è che il lavoro fatto stia venendo bene. Vediamo, la prima partita è sempre più semplice della seconda, l'obiettivo ora è fare altrettanto anche la prossima».  

Sensazioni

Ne ha parlato ai microfoni di Lazio Style Channel, l'allenatore biancoceleste. Che ha messo subito nel mirino il prossimo test in terra turca, quello di domani contro l'Hatayspor. Da questo si aspetta nuove risposte, vuole che i ragazzi dimostrino di aver recepito gli input ricevuti nel corso delle ultime sedute e, più in generale, durante tutta l'esperienza con lui in panchina. È proprio quello che serve adesso, perché dal punto di vista della condizione fisica e dell'atmosfera i risultati sono stati fino a questo momento più che incoraggianti: «Prima di tutto devo dire che i ragazzi hanno fatto tante doppie sedute a Formello, le hanno sostenute con un livello di entusiasmo e partecipazione che ha trasportato anche noi dello staff. Raramente ho visto una squadra allenarsi a questi livelli lontano da partite ufficiali. Ci ha soddisfatto, siamo contenti del lavoro svolto e del clima intorno alla squadra». Ci sono i presupposti per svolgere un buon lavoro, insomma. Quello che Sarri è riuscito a fare, come piace a lui sul campo, giorno dopo giorno, senza doversi fermare ogni tre giorni per consentire alla squadra di recuperare dagli impegni ravvicinati. Quel tipo di routine tornerà presto, lo sa bene, la preparazione di queste settimane serve proprio per questo, per farsi trovare pronti a un nuovo tour de force da cui la Lazio vuole provare a uscire con qualche soddisfazione.

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Obiettivi

Questi sono gli obiettivi adesso, mettere carburante nelle gambe e consolidare le idee nella testa dei ragazzi. Perché quello che è stato fatto fino alla sosta è un qualcosa di molto interessante, che sarebbe un peccato non valorizzare nella seconda metà di stagione, per quanto questa sia stata distanziata dalla prima per le esigenze di un Mondiale piazzato per la prima volta nella storia in inverno. Una competizione che tra l'altro gli ha riconsegnato un Milinkovic con qualche problema di troppo da valutare, a differenza di Vecino che invece ha dato garanzie: «Matias è tornato dal Mondiale moralmente deluso, ma fisicamente in condizioni buone». È quello che occorre per poter vivere una 2023 da protagonisti, cioè che tutti gli elementi della rosa siano al 100%, sempre così entusiasti e determinati. Se Sarri riuscirà a mantenere questo clima nello spogliatoio e negli allenamenti a lungo, allora il divertimento si trasmetterà anche sul campo. Che poi, tolte tutte le nuove componenti e le variabili del calcio moderno, è quello che ha sempre cercato di ottenere ovunque abbia lavorato. 


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