ROMA - Un uomo, un imprenditore, una persona di calcio. Addio a Gianmarco Calleri, ex presidente di Lazio e Torino. Forte la sua impronta in biancoceleste, dove conosceva l'ambiente per via dell'esperienza da calciatore con la maglia laziale nell'annata 1962-1963. Un personaggio mai dimenticato tra i tifosi. Aveva 81 anni.
Un presidente mai dimenticato
Insieme al fratello Giorgio, Gianmarco Calleri entra nella Lazio nel 1986. Sono anni bui per la squadra biancoceleste tra Serie B, lo spettro della C e gli illeciti sportivi che portano ai -9 punti di penalizzazione. Poi la rinascita, il ritorno in Serie A e l’acquisizione completa nel 1987. Una stretta ai conti per risanare il bilancio e tanti progetti futuri, come la creazione del centro sportivo di Formello. E i colpi dal mercato, uno su tutti: Paul Gascoigne. E poi Ruben Sosa, Riedle e Doll. Nel febbraio 1992 la vendita delle sue quote per 25 miliardi di lire a Sergio Cragnotti. Calleri, uscito dalla Lazio, compra il Torino. Tre anni da patron, poi il Bellinzona in Svizzera. Una vita per il calcio. Un addio che mette tristezza in tutto l’ambiente biancoceleste.
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