Lazio, Luis Alberto vola verso il rinnovo

A novembre la rottura con Mau, poi la pace. Da gennaio è stato decisivo. Con Milinkovic in partenza può essere lui il riferimento
Lazio, Luis Alberto vola verso il rinnovo© Getty Images
Daniele Rindone
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Lotito deve saldare il conto: 3,5 milioni. E’ l’ingaggio che spera di strappare Luis Alberto, Mago illusionista in versione sarrista. L’incontro in programma ieri si è svolto puntualmente. A Roma sono arrivati i manager della You First, hanno incontrato Lotito, presidente in capo a tutto, diesse ad interim aspettando nuovi incarichi. Il rinnovo di Luis è una priorità e Lotito non ha fatto passare tempo dalla conclusione del campionato. «E’ una questione tra me e il presidente», aveva detto lo spagnolo affrontato l’argomento rinnovo. E’ una questione economica, non più tecnica o disciplinare. Sarri si è fatto conquistare dal Mago e lo considera un punto fermo della Lazio da Champions. Luis ha promesso a Mau che non si farà distrarre da eventuali sirene spagnole. C’è un solo ostacolo da superare, è legato allo stipendio. Luis Alberto pensa di meritarne uno da top player, del valore di quelli percepiti da Milinkovic (3,2 milioni) o Immobile (4 milioni più bonus). Si “accontenterebbe” di una via di mezzo, di un ingaggio da 3,5 milioni netti. Oggi guadagna 2,8 milioni più bonus facili, raggiungibili in base a numero di gol e assist (quest’anno 7 reti e 8 passaggi vincenti totali). Luis compirà 31 anni a settembre, punta a strappare l’ultimo contratto della carriera, quantomeno laziale e italiana.

Luis Alberto, le richieste al presidente

Aveva rinnovato nel 2020, tre anni dopo va ridiscusso l’accordo. Quello attuale scadrà nel 2025, è più blindato di Milinkovic (scadenza 2024). Lotito non può rischiare di avvicinarsi troppo alla scadenza, ha già messo in conto l’addio di Sergej, deve garantirsi la conferma di Luis Alberto. La richiesta di 3,5 milioni è ritenuta alta, si proverà a limarla inserendo maggiori bonus. Ci saranno nuovi contatti. Luis è in Spagna con la famiglia, spera che la trattativa sia veloce. Conviene anche a Lotito e alla Lazio, meglio chiuderla prima dell’inizio del mercato e della nuova stagione per evitare casi. Luis ha ricevuto una grossa offerta, forse dalla Francia, gli ha permesso di bussare con più urgenza e forza alla porta del presidente. Vuole restare a Roma, non freme più per partire. Ma vuole anche essere “ripagato” per quanto fatto da gennaio in poi. Si è convertito convintamente al sarrismo, è stato decisivo per la scalata Champions. A novembre era pronto a tutto pur di partire, era disposto anche ad andare al Cadice, squadra del suo cuore, impegnata nella lotta per non retrocedere. Il Cadice si è salvato, non ha smesso di sognare il suo arrivo. E’ impossibile. Ieri ha parlato il presidente del club, Manuel Vizcaíno: «Se viene Luis Alberto nessun altro può venire... Si è guadagnato lo stipendio che ha. Se andiamo su quella strada non potremo fare altro. Non sono favorevole a mettere tutte le uova nello stesso paniere. Luis Alberto potrebbe giocare per il Cádiz se volesse. Ma con le condizioni economiche di inizio stagione e di Natale non permettono di farlo».

Il futuro di Luis Alberto legato a Milinkovic

Lotito farà il possibile per blindare Luis e aspetta di parlare con Kezman per Milinkovic. Il presidente vorrebbe fare un ultimo tentativo per convincere Sergej a firmare, dal giocatore e dal suo staff non ci sono mai state aperture. Lotito aspetta notizie dalla Juve, potrebbe farsi avanti, avrebbe fatto dei sondaggi personali con i bianconeri. Occhio all’Inter di Inzaghi, dopo la finale si concentrerà sul mercato. Milinkovic, in caso di cessione di un big a centrocampo, farebbe comodo a Simone. Kezman aspettava la conclusione del campionato per allacciare nuovi contatti con le società interessate. All’estero un anno fa si erano mossi l’Arsenal e il Newcastle. Milinkovic disse no. In inverno aveva aperto ai Gunners, erano in piena lotta per la Premier. Sergej ha dato l’anima nel finale per portare la Lazio in Champions e lasciarla dopo aver conquistato il secondo posto. E’ tutto nelle mani di Lotito e del suo manager Kezman. Senza più Tare, saranno loro a trattare direttamente. Senza filtro.


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