Un altro ritardo. Sarri deve attendere anche il primo acquisto, in attesa di visto e permesso di soggiorno per trasferirsi in Italia. Valentin Castellanos, centravanti in arrivo dal Girona e preso per 15 milioni di euro più bonus dal New York City, potrà raggiungere la Lazio sotto le Tre Cime di Lavaredo soltanto tra qualche giorno. Fine settimana, dicono all’interno del club biancoceleste. Nel pomeriggio erano circolate indiscrezioni secondo cui potesse saltare l’intero ritiro di Auronzo, che si chiuderà il 27. L’argentino, che ieri ha sostenuto le visite mediche e ha firmato un contratto sino al 2028, dovrebbe arrivare tra sabato 22 e domenica 23. Il motivo del ritardo è presto spiegato, nessuno lo aveva comunicato o spiegato: il passaporto argentino, verrà tesserato da extracomunitario. Ha bisogno del visto, ottenibile dopo aver firmato il contratto e dimostrando che si trasferirà a Roma per motivi di lavoro.
I documenti per Castellanos
Castellanos è già rientrato ieri sera a Girona, in Catalogna, dove ha giocato nella passata stagione: la proprietà del City Football Group lo aveva girato in prestito agli spagnoli dal New York City, che deteneva il cartellino. Non dovrebbe rientrare a Mendoza, in Argentina, dov’è nato 25 anni fa. Basterebbe la documentazione prodotta in Spagna, sostengono a Formello. Nessuno aveva calcolato lo status. L’iter burocratico è obbligatorio. Non è vero si sia presentato in taxi alla Paideia: era accompagnato da un noleggio con conducente messo a disposizione dalla Lazio e da un rappresentante della segreteria incaricato da Calveri. Dopo le visite mediche, è transitato da Formello e in serata è ripartito per la Spagna. Ha scelto un numero di maglia pesantissimo per la storia della Lazio. Porterà il 19 che appartenevaa Lulic e cercherà di farsi apprezzare, entrando in concorrenza con Immobile o persino al suo posto se accadrà l’inimmaginabile.
Ciro sul filo
A proposito del capitano della Lazio, entrato a sorpresa nel vortice del mercato, non ci sono sviluppi di rilievo da segnalare e qualsiasi tipo di trattativa, al momento, va classificata solo come un’ipotesi. Non sono arrivate proposte ufficiali dall’Arabia Saudita per Immobile, così garantisce la società biancoceleste, convinta che il rebus si possa esaurire e risolvere in fretta. L’affare Milinkovic è stato realizzato nel giro di 48 ore. Stessa risposta dagli agenti del centravanti, raggiunti da sondaggi e interessamenti non ancora tradotti in offerte concrete. Nessuno però è riuscito a escludere possano arrivare. Ciro, è evidente, lavora sul filo e nell’incertezza a cui il mondo della Lazio non era preparato. Ieri il post social dedicato al compleanno di Jessica e la sorpresa (bouquet e box floreali) fatta recapitare in Abruzzo, alla casa al mare dei genitori, dove la moglie si trova in vacanza con i fi gli. Al bambini di Auronzo ha dato appuntamento ad oggi per una nuova sessione di autografi dopo averli salutati dal campo, avvicinandosi alla rete di recinzione. Cori, applausi,inviti ripetuti a fermarsi, anche un attimo di impazienza con un genitore che non lo lasciava rientrare in albergo dopo la doccia nello spogliatoio.
L’attesa del bomber
È sotto assedio, come e più di sempre. Comprensibile il disagio, il silenzio, l’esigenza di guardarsi dentro e riflettere. Da una parte sa di poter ricevere un’offerta indecente dagli arabi dell’Al-Wehda (60 milioni distipendio in tre anni), dall’altra si dovrebbe separare dalla Lazio e allontanarsi dall’Italia. In più ci sono i conti di Lotito e di Sarri, che non lo hanno affatto blindato e protetto in queste ore come forse si aspettava un uomo capace di riscrivere la storia del club segnando 196 gol.