Mezzala sarrista. E’ pazzo del suo nuovo ruolo, Kamada: «Per giocare da mezzala servono le migliori caratteristiche tecniche e io voglio diventare tra i migliori a livello europeo. Giocare in un club di alto livello come la Lazio, che compete sia in Italia che in Champions, mi aiuterà parecchio a crescere». Dal gol al Maradona alla super sfida Germania-Giappone di stasera (20,45). Kamada ha riparlato a “Number Web”, l’intervista è stata pubblicata ieri mattina. E’ annunciato in campo contro i tedeschi. Nel 4-3-3 del cittì Moriyasu dovrebbe fare la mezzala sinistra accanto a Kubo della Real Sociedad e a Endo del Liverpool. Sarri finora l’ha sempre schierato mezzala destra. L’harakiri. E’ un’amichevole, vale molto. La Germania vuole la rivincita dopo l’harakiri (1-2) del novembre 2022 in Qatar. I tedeschi furono battuti dai giapponesi in rimonta, la sconfitta pesò per l’eliminazione. Si giocherà a Wolfsburg e martedì il Giappone sfiderà a Genk la Turchia.
Kamada e il nuovo mondo Lazio
Kamada rientrerà a Formello nelle ore successive, quantomeno è rimasto in Europa, il Giappone ha fatto base a Wolfsburg. Aveva parlato in settimana, toccando punti simili. Parla e riparla del ruolo di mezzala, aveva svelato di aver studiato la Lazio e Milinkovic vedendo una decina di partite della scorsa stagione: «In questo momento - aveva spiegato - non mi è stato ancora detto di fare le stesse cose di Milinkovic. Da tempo però punto a diventare un centrocampista box-to-box che si presenta davanti alla porta avversaria. Voglio essere un giocatore che può fare difesa e attacco». Già nell’Eintracht sperava di giocare nel centrocampo a 3 e invece spesso si è ritrovato nel centrocampo a 5. Sarri ha chiesto a Kamada di segnare un bel bottino di gol, il giapponese non ha voluto svelare quanti: «Meglio non dirlo», aveva detto nell’intervista di inizio settimana. La nazionale. Kamada ieri ha parlato anche del Giappone, vuole diventare un uomo-chiave: «Al Mondiale del Qatar sono stato l’unico titolare, tra i giocatori offensivi, a non segnare e a non fornire assist. Non sono riuscito a lasciare un segno positivo, mi è rimasto il rammarico perciò adesso mi prendo la responsabilità di dare di più per il Paese e mi auguro che ciò che farò nei prossimi anni possa essere utile al Giappone». Kamada ha parlato anche dell’ambientamento in biancoceleste, è un ragazzo riservato, lo sono tutti i giapponesi: «Non sono un tipo estroverso né a parole né a gesti per farmi conoscere. Sono in un ambiente nuovo, devo dimostrare di più le mie capacità con i fatti».