Lazio, Immobile e il premio per i 200 gol: tutti i dettagli

Il bomber biancoceleste all’Olimpico è pronto a festeggiare il grande traguardo e punta altri record in Serie A
Lazio, Immobile e il premio per i 200 gol: tutti i dettagli© LAPRESSE
Daniele Rindone
4 min

ROMA - Alzate il volume, non c’è nome più sonoro del bomber rimbombante: Ciro Immobile. «Invochiamolo», è l’invito lanciato dalla Lazio ai 40.000 che oggi popoleranno l’Olimpico. Cantate il suo nome, è il messaggio. Ciro d’onore per il capitano prima di Lazio-Cagliari, sarà premiato per i 200 gol biancocelesti (diventati 203 con il Celtic). Maratona da Oscar la sua carriera. Ci fa sentire tutti grandi, Immobile. Fanno epica i suoi numeri, i suoi record. Non sono mai soltanto un gol e nemmeno solo un traguardo. Avere un centravanti così è stato ed è un vanto per la Lazio, per chi ne riconosce ancora oggi i meriti, il valore, le virtù di giocatore e uomo. La società lo premierà davanti al popolo laziale, l’Uefa lo ha premiato martedì eleggendolo MVP dopo la doppietta al Celtic firmata in eurovisione. E ieri gli è stato assegnato il titolo di miglior giocatore della settimana delle stelle. L’esito del sondaggio ha glorificato Ciro, preferito a Phil Foden del Manchester City e Joao Mario del Benfica, al quarto posto s’è piazzato Hakim Ziyech del Galatasaray.  

Immobile e i gol con la Lazio: che collezione

Solo i reali del calcio meritano riconoscimenti simili e cerimonie come quella odierna. Ciro merita questo e altro. All’omaggio per i 200 gol ne seguiranno altri. Immobile ha già centrato il record delle 100 reti segnate in trasferta, mai nessuno ci era riuscito in A. Punta quota 100 in quanto a reti segnate in casa, è fermo a 98. Appena lo centrerà passerà alla storia come il quinto giocatore ad aver fatto centro 100 volte in partite interne ed esterne. Nei cinque maggiori campionati europei (nell’era dei tre punti) hanno fatto en plein Cristiano Ronaldo, Lionel Messi, Robert Lewandowski ed Harry Kane. Il nome di Ciro sta bene nel club dei vip. Non si dimentichi che Immobile è a meno due gol dal raggiungere quota 200 in Serie A. Lui è ottavo nella classifica all time, insegue Roberto Baggio (settimo con 205 reti). Esagerato, Ciro. Il solito. Arriva il Cagliari e i trascrittori di numeri ricordano che ai sardi ha segnato 12 volte. Il primo gol in A risale proprio ad una sfida contro i rossoblù (agosto 2012, giocava nel Genoa). Solo contro Sampdoria (15 gol) e Genoa (14) ha segnato di più. A proposito di ricordi e amarcord. Ritroverà Claudio Ranieri, è l’allenatore che l’ha fatto esordire il 14 marzo 2009 in Bologna-Juve al posto di Del Piero. 

I tiri di Immobile

Il più bel premio che può ricevere Ciro oggi è rigiocare. Non c’è da scegliere. E’ Immobile che sta garantendo i gol alla Lazio, nelle ultime sei partite ne ha segnati cinque. In una Lazio che fatica a tirare, terzultima per tiri nello specchio (39% rispetto al totale delle conclusioni in A), solo lui può garantirle reattività allo sparo, movimenti dentro l’area: «Sono molto autocritico, stavo mancando nelle mie qualità principali, nella capacità di muovermi in area e sul filo del fuorigioco. Questi due gol mi danno tanta fiducia, sono contento sia per me che per la squadra», il racconto post-Celtic del capitano. In campionato la Lazio non ha colpito contro la Roma nell’ultima partita interna, non chiude due partite consecutive senza gol in A addirittura dal 2007 (contro Udinese e Fiorentina). Sarebbe un evento straordinario, poco decoroso. Lazio, vai con Ciro. E via alla sua festa. 


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