Lazio, il finale
Che giochi o no dall’inizio, tutti s’aspettano che Luis torni a brillare come ad inizio stagione. Servono i suoi colpi decisivi. Supercoppa, campionato, Champions e Coppa Italia. Da venerdì si giocherà su tutti i tavoli e tutti avranno l’opportunità di giocare. Sarri spera di aver già dato, da metà novembre in poi ha contato troppi infortuni, ha perso un pezzo per volta. A centrocampo, ad eccezione di Kamada, ha nuove certezze. Guendouzi e Rovella sono cresciuti, Vecino è una garanzia e ritrovare il Mago al top consentirebbe di programmare il turnover senza pagarne le conseguenze. La Lazio riassestata di oggi ha un nuovo futuro da vivere. Può farlo grazie alla verve dei giovani, finalmente integrati, è un bene che parte della rimonta Champions sia stata vissuta senza Luis e Ciro in campo, la dipendenza non è mai conveniente. Ma non può pensare che l’esperienza dei vecchi non serva, soprattutto nei momenti clou. Luis è uno di questi. Ha ritrovato il piacere dell’assist, vuole ritrovare il gusto del gol. L’ultimo risale al 21 ottobre (Sassuolo-Lazio 0-2).