Derby, “buu” a Lukaku e Abraham dalla Curva Nord: cosa rischia la Lazio

L’atteggiamento dei sostenitori potrebbe portare all’ennesima chiusura del settore più caldo del tifo biancoceleste
Derby, “buu” a Lukaku e Abraham dalla Curva Nord: cosa rischia la Lazio© LAPRESSE
Giorgio Marota
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ROMA - Le conseguenze di un derby perso vanno ben oltre le questioni tecnico-tattiche. Se da una parte il club di Lotito protesta per i festeggiamenti sopra le righe di Mancini con la bandiera biancoceleste raffigurante un ratto (ne parliamo nei servizi di Roma), dall’altra l’ambiente Lazio ha dovuto comunque fare i conti con due casi spinosi: la bufera su Stefan Radu e il rischio che altri “buu” dei tifosi possano portare all’ennesima chiusura della Curva Nord.

Lazio, il caso Radu

L’ex difensore, 15 anni in biancoceleste, era presente in curva con una felpa riportante la scritta “SS Lazio” e le due “S” disegnate con il carattere delle SS naziste all’altezza del polso. Una foto in particolare, prima pubblicata e poi rimossa dal profilo in lingua inglese della Lega Serie A, ha fatto il giro del mondo. Radu avrebbe ricevuto la felpa da alcuni ultras prima del fischio d’inizio, senza rendersi conto del dettaglio sulla manica sinistra: un fatto che potrebbe “assolverlo” parzialmente dalle pesanti critiche di queste ore. «Comportamento vergognoso, il Questore di Roma applichi il Daspo nei confronti di Radu, diventato un soggetto pericoloso» ha tuonato ad esempio il presidente della Commissione Sport di Roma, Bonessio. In passato, il romeno era già finito al centro di un’altra polemica per l’accusa di aver mostrato il saluto romano di stampo fascista dopo un Lazio-Napoli: al termine di un’indagine fu però prosciolto. A proposito di tensioni, va ricordato che nei giorni precedenti al derby sono stati ritrovati diversi adesivi antisemiti in varie zone della città “firmati” dai sostenitori della Roma.

Curva Nord al vaglio del giudice sportivo

Al vaglio del giudice sportivo ci sono poi i “buu” provenienti dal settore biancoceleste e percepiti dagli ispettori federali in almeno due momenti della stracittadina: all’entrata in campo di Abraham al minuto 80 e in un’azione al termine della quale sia l’inglese sia Lukaku hanno incitato i propri sostenitori. In questa stagione la Lazio, spesso impegnata in prima linea in campagne anti discriminazione, è stata già condannata per fatti simili, avvenuti giustappunto nel derby di Coppa Italia del 10 gennaio: Curva e Distinti furono chiusi per un turno a causa di «beceri e insultanti ululati di discriminazione razziale nei confronti di Lukaku». La Lazio rischia di incassare una decisione simile, anche sull’onda lunga del clima generale di sdegno per la denuncia della Juve relativa ai cori contro McKennie da parte dei fan biancocelesti.


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