Lazio, Guendouzi alza la posta: vuole la Coppa

Il francese ha chiaro l’obiettivo finale. In estate sembrava dovesse partire, ora Baroni lo considera tra gli inamovibili
Lazio, Guendouzi alza la posta: vuole la Coppa© ANSA
Marco Ercole
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“Bienvenue à Rome”. Ci penserà monsieur Guendouzi ad accogliere domani il Nizza all'Olimpico. Farà simbolicamente gli onori di casa ai suoi connazionali, che con questa gara, se dovesse scendere in campo (possibile la staffetta con Rovella), potrebbero diventare i più affrontati in carriera a quota 7 insieme allo Stade Brest. Magari proverà a regalare un altro "brivido" come a Torino, un altro passo avanti nella crescita di un centrocampista che si sta prendendo sempre di più la Lazio. 

Guendouzi: "L'obiettivo è portare qui un trofeo"

In pochissimo tempo è diventato il cuore pulsante della squadra biancoceleste, un giocatore che cerca di crescere, di rompere gli schemi e di puntare a qualcosa di grande: «L’obiettivo - ha detto la scorsa settimana - è migliorare e fare qualcosa di importante con la Lazio, portare qui un trofeo. Facciamo tutto quello che possiamo in questa stagione, perché abbiamo una grande squadra e sono sicuro che possiamo fare cose bellissime». Non sono parole di circostanza, ma una dichiarazione d'intenti di chi ha preso in mano il gruppo e vuole spingerlo oltre i propri limiti. Una carica che si vede in ogni gara, anche nell'ultima contro il Torino, dove ha messo a segno il suo primo gol stagionale e "gelato" il tifo granata con la sua classica esultanza "da brividi".

Lazio, Guendouzi un punto di riferimento

E pensare che non è sempre stato così chiaro che il futuro del francese sarebbe stato nella Capitale. In estate, con la possibilità di permanenza di Igor Tudor in panchina, Guendouzi era tra i primi candidati a lasciare la Lazio. Lo aveva chiesto lui stesso di andarsene, le incomprensioni con il tecnico erano troppe, non era disposto ad accettarle. Alla fine però le cose sono cambiate, il croato ha rassegnato le dimissioni, al suo posto è arrivato Baroni e Mattéo è tornato al centro del progetto. Così è diventato uno dei simboli della squadra, orfana di tanti leader che hanno lasciato in estate. Mentalità internazionale e voglia di vincere che traspare in ogni allenamento, in ogni partita. Il gol al Torino è solo la ciliegina su una torta fatta di prestazioni solide e grinta. E non si tratta solo del campo: Guendouzi ha preso la Lazio sulle spalle, diventando un punto di riferimento anche per i tanti giovani arrivati sul mercato.

Lazio, Guendouzi vuole vincere e lasciare il segno

Un lavoro che diventa ancora più incessante in Europa, una sua ossessione. Non potrebbe essere diversamente visti i precedenti: nel 2019, con la maglia dell'Arsenal, si arrese solo in finale di Europa League nel derby contro il Chelsea di Sarri. Nel 2022, con il Marsiglia, è stato fermato invece in semifinale di Conference League dal Feyenoord. Ora, con la Lazio, vuole superare quei limiti e portare i biancocelesti là dove non sono mai stati in epoca recente. La squadra di Baroni ha ambizioni europee, non si preclude nulla. Guendouzi ne è uno dei portavoce più accaniti. Vuole vincere e lasciare il segno. E questi sono i palcoscenici su cui intende farlo. È soprattutto attraverso certe vetrine, in fondo, che le sue prestazioni possono superare meglio i confini italiani. Non è un caso che Didier Deschamps lo abbia chiamato per le prossime partite contro Giamaica e Svizzera, confermandolo nella lista dei convocati. Un premio che si è guadagnato con il sacrificio, ma che rappresenta solo un’altra tappa. L’obiettivo è vincere qualcosa e farlo con la maglia della Lazio. Riuscirci in Europa, ovviamente, avrebbe un sapore speciale.


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