Il designatore Rocchi: “Douglas Luiz? Il rosso ci stava". Lazio, furia con il Var

La direzione di Sacchi bocciata dal capo degli arbitri che evidenzia in tv l’errore che ha penalizzato la Lazio
Daniele Rindone
4 min

ROMA - Danno riconosciuto, Douglas Luiz era da rosso. Ecco la ricostruzione fatta dal Var in diretta: «Scontro fortuito? Non è tanto fortuito lo scontro. No, poca roba, niente. Check completato». Ma il designatore Rocchi, ad Open Var su Dazn, ha condannato il comportamento del brasiliano assolvendo in parte il Var: «Sicuramente lo scontro non è fortuito e non ci piacciono questi comportamenti, quindi se fosse stato espulso in campo nessuno avrebbe detto nulla. L’ho detto ai ragazzi e lo dico pubblicamente. Non è un errore chiaro. Sicuramente manca il giallo al 100 per cento, come minimo. Ma del rosso non mi sarei scandalizzato. Questi comportamenti non c’entrano nulla con l’aspetto sportivo. C’è un gesto che è più di una mezza spinta, rispetto a un colpo secco, ma non ci piace».

Lazio, la sfuriata di Fabiani

Con uno sforzo di pazienza, dopo Udine, dopo il Milan, dopo Firenze, la Lazio aveva glissato su torti e colpe arbitrali o variste. A Torino no, insopportabili i fatti, da caso limite. Il diesse Fabiani aveva resistito al fuoco che covava dentro con la pazienza dell’arrostito. E’ esploso sabato: «Facciamo una class action per abolire il Var», la sfuriata è stata una provocazione per scavare le coscienze. Ha ripetuto e amplificato il concetto fino a tarda notte, fino alla zona mista, ultimo passaggio prima di lasciare lo stadio: «Dico al signor Rocchi, persona perbene, di essere un po’ più energico. Lui e la sua squadra devono intervenire per dare delle linee guida, dei binari perché sennò si deraglia spesso e volentieri». La revisione del metro di conformità degli interventi del Var, questa è la linea guida che intende la società biancoceleste.

Lazio, le accuse al Var

La Lazio ha assolto solo l’arbitro Sacchi. L’attacco è stato rivolto al Var ed è stato concentrato su questi punti. 1) Il colpo di Douglas Luiz a Patric era da considerare «condotta violenta» e per il quale era necessario «il rosso». 2) La condotta del Var Di Paolo e del centro di Lissone. 3) L’insufficienza delle immagini trasmesse in tv. Da qui le battute pungenti di Fabiani che aveva notato subito il colpo del brasiliano al difensore spagnolo nell’unico frame rimbalzato dalla tv. Lui stava guardando la partita su un monitor, gli approfondimenti gli sono arrivati in tempo reale dalla regia installata a Formello: «Posso pensare che al Var fossero distratti - l’ironia di Fabiani - che stessero sorseggiando un caffé... Non è solo la Lazio a lamentarsi, ma tutte... A Torino ci sono più telecamere che in tutta Europa…».

Juve-Lazio, Douglas si scusa con Patric

Il giorno dopo è emerso un retroscena che supporta le tesi della Lazio. Patric e Douglas Luiz si sono incrociati a fine partita, sono stati visti nella zona dei pullman. Il brasiliano si è scusato per la condotta. Udine, Firenze e Torino. Tre trasferte, tre ko. Nella prima s’era vista all’opera la Lazio peggiore di questo inizio d’anno, ma un’ombra è rimasta sul vantaggio di Lucca. Arbitro Doveri, doppia svista del guardalinee Garzelli: fuorigioco e bandierina alzata. L’arbitro aveva lasciato giocare, fatto inusitato. La segnalazione di Garzelli aveva fatto fermare la difesa della Lazio. A Firenze l’intervento Var per lo step on foot fischiato a Tavares su Dodo. «A Firenze, dove il Var non doveva intervenire, interviene arbitrariamente», l’accusa di Fabiani. Col Milan blocco di Terracciano su Provedel (gol di Pavlovic) e braccio di Terracciano in area Milan (valutato autogiocata). Da quando è scoppiata la contesa Gravina-Lotito o Lotito-Gravina le malelingue, neppure troppo sottili, insinuano su casi e tensioni. Per Fabiani la sola verità possibile è una: «Brutti rapporti tra il presidente e Gravina? Non credo a queste cose, non sarei qui a parlare».


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