La trappola del “facile sulla carta”: Genoa, Como, Cagliari e Monza. Tutte squadre sull’orlo del crepaccio. Quante volte ci è caduta la Lazio? Quante volte s’è fatta ammaliare dal calendario-tranello? Troppe. Baroni sta provando a porre rimedio ai vecchi difetti, aspetta questo mini-girone di campionato per capire se la squadra ha risolto certi sonnecchiamenti. Sta provando a incidere su tutto, l’Europa non più di riserva, vuoti e blocchi mentali. Sarà una trappola, ma è anche un’occasionissima per tentare il salto in classifica. Prima del torto di Torino l’Aquila era terza, dopo è scesa fino al nono posto contando anche i turni già giocati. Ma i 13 punti distano solo 3 punti dal quarto posto dell’Udinese. Genoa oggi all’Olimpico, Como giovedì fuori, Cagliari lunedì 4 novembre in casa, Monza il 10 novembre fuori. Dodici punti in palio, ne servono il più possibile confermando l’andatura casalinga e cercando di tenere dritta la barra in trasferta.
Il fattore
E’ di nuovo molto casalinga la Lazio, lo è dal dopo-Sarri in poi. L’ultima sconfitta in casa, scongiuri ammessi, risale all’11 marzo, giorno del ko contro l’Udinese (1-2). Il giorno dopo si dimise il Comandante. Tudor ha imposto un ritmo confermato da Baroni. Il risultato è che solo la Juventus è imbattuta da più partite casalinghe (12) in A rispetto alla Lazio (9, 7 vittorie e 2 pareggi). Andamento da difendere. Baroni presenterà la Lazio da campionato, calco riconoscibile. Il turnover è di successo. Alternando le squadre, adesso ce n’è una in gran parte solo europea, prova ad andare fino in fondo a tutto. Dopo il torto di Torino e il primo posto avvalorato in Coppa, i biancocelesti avranno una settimana intera per dedicarsi al campionato. Dal Genoa al Cagliari passando per il Como. Il match con il Porto cadrà il 7 novembre all’Olimpico, il tour si concluderà a Monza il 10 novembre.
L’ostacolo
Se l’Olimpico è una piazzaforte per la Lazio, i viaggi sono un limite per il Genoa o quantomeno lo sono stati finora. Ha perso tre trasferte su quattro dopo che era rimasto imbattuto in nove delle 10 precedenti (3 vittorie, 6 pareggi). E’ un Genoa che non molla, ha recuperato 16 punti da situazione di svantaggio (anche quelli con il Bologna). Al contrario solo l’Atalanta (18) ne ha persi più della Lazio in quest’anno solare una volta sopra nel punteggio (17 come Verona e Sassuolo). Baroni ordina attacchi a tutto spiano, il Genoa ha incassato 12 gol nelle ultime quattro partite (3 in media). I precedenti sulla bilancia: la Lazio viene da quattro vittorie su cinque contro il Genoa in Serie A, 2.4 gol segnati a partita. Nelle ultime 14 sfide solo tre volte una delle due squadre non ha trovato il gol, tutte l’anno scorso: il Genoa sgambettò la Lazio di Sarri il 27 agosto, la Lazio ha vinto il 19 aprile (sempre 0-1). Baroni ieri non ha parlato. Impositivo, già da Enschede ha lanciato l’ordine: «Testa al campionato». Prima di Torino aveva detto «alziamo l’asticella». Dopo Torino ha accreditato alla Lazio una nuova qualità: «Se non vinciamo impariamo. Usciamo con maggiore consapevolezza, la squadra ha mantenuto un blocco basso, nella difficoltà ho visto una qualità che ancora non conoscevo ed è una crescita importante». In Olanda l’asticella l’ha innalzata di più: «Vogliamo competere per tutti gli obiettivi». Un sogno a prova di Var.