Lazio, Lotito incontra Tebas: di cosa hanno parlato

Il presidente biancoceleste parla con il numero uno della Liga: sul tavolo norme contro la pirateria e non solo
Daniele Rindone
3 min

Roma - Un pranzo di lavoro, l’occasione per parlare di calcio e leggi. Il presidente della Liga spagnola, Javier Tebas, dopo l’intervento al Social Football Summit organizzato ieri allo stadio Olimpico, ha incontrato il presidente della Lazio e senatore di Forza Italia, Claudio Lotito. Si sono visti a Palazzo Madama, il confronto è stato incentrato sulla legge italiana contro la pirateria ritenuta un «modello» da Tebas, la cosiddetta stretta anti-pezzotto. Il presidente della Liga ha auspicato che la norma licenziata dal Parlamento italiano per contrastare la distribuzione illecita di contenuti protetti dal diritto d’autore, voluta con forza da Lotito, sia allargata a tutta l’Europa. Due emendamenti al “dl Omnibus” hanno inasprito le sanzioni allargandole anche a chi, venuto a conoscenza di condotta penalmente rilevante, non fa la segnalazione alle autorità. Il vertice è servito inoltre per parlare di politica sportiva nelle Leghe europee, di format dei campionati, del Fair play finanziario, del ruolo dei procuratori dei calciatori e dei recenti provvedimenti sulle rescissioni contrattuali, ossia la sentenza Diarra. 

L'intervento di Lotito e l'incontro con Tebas

Tebas prima di incontrare Lotito si era espresso così sui temi più calci: «L’Italia ha la miglior legge in tema di pirateria, magari ci fosse in Spagna. Io quando parlo di questo tema non faccio altro che presentare la normativa italiana come modello di riferimento». La Superlega: «La mia idea non è cambiata, porterebbe alla distruzione dei campionati nazionali. Reichart è come Copperfield, prima c’è stato l’annuncio di una competizione chiusa nel 2021, ora non sappiamo né quando inizierà né quale sarà il format. Sembra tutto un trucco di magia». Tebas ha affrontato i temi Uefa e Fifa dopo la recente sentenza della Corte di Giustizia Europea legata al caso Diarra (ha stabilito che alcune norme Fifa sui trasferimenti dei giocatori possono entrare in conflitto con la legislazione dell’Unione Europea relativa alla concorrenza e alla libertà di movimento): «Uefa e Fifa - ha detto Tebas - agiscono come fossero dei monopoli e va bene fin quando tutelano il calcio, quello che non va bene è l’abuso di posizione dominante. Nel caso della Coppa del mondo per club, ad esempio, qualche giorno fa la Fifa ha emesso una circolare per una nuova finestra di tesseramenti senza parlarne con nessuno. Così organizzazioni come Fifa e Uefa si mettono in pericolo». 


© RIPRODUZIONE RISERVATA