Lazio, Baroni in emergenza: scelte obbligate a centrocampo

Vecino a rischio lesione, Castrovilli out: per Parma il tecnico ha solo Dele Bashiru come ricambio sulla mediana
Daniele Rindone

A rilento col Ludogorets, in allarme a Parma. Baroni, già senza Tavares, è inquietato dalle condizioni di Dia e Vecino. Il primo out giovedì, colpito duro ad una caviglia, lo scontro ha provocato una distorsione, causa del gonfiore che ieri lo limitava nei movimenti. Vecino è alle prese con un problema muscolare. Ha preso una botta in partita, ha sentito tirare il flessore. Dia sarà ricontrollato oggi a Formello. Vecino è costretto agli esami strumentali, sono previsti a Villa Mafalda. Va scongiurato lo stiramento. E’ un doppio guaio. Dia può essere rimpiazzato da Noslin o Pedro. Ma il primo è l’ombra del Noslin visto a Verona. Lo spagnolo è spremuto, stragiocando perde brillantezza e autonomia. L’assenza di Vecino è ancora più pesante, scopre un reparto già incompleto e incompiuto. Giocando a tre è inevitabile andare incontro a situazioni d’emergenza. Guendouzi e Rovella, senza Vecino, non hanno ricambi. L’unico è Dele Bashiru, finora ai margini. Castrovilli non è ancora pronto.

Le mosse

Baroni ha poco tempo per preparare Parma ed è atteso dal mese delle big. Dopo la trasferta del Tardini, doppia sfida al Napoli. Prima in Coppa Italia, poi in campionato. A seguire la trasferta di Amsterdam e l’Ajax, ancora dopo l’Inter all’Olimpico, il Lecce fuori, l’Atalanta in casa prima del derby del 5 gennaio. Non proprio il calendario amico, non proprio le condizioni migliori per affrontarlo. Baroni spera di recuperare tutti il prima possibile, mai come adesso ha bisogno di uomini freschi e ricambi pronti. Il centrocampo crea maggiori preoccupazioni. Era e resta il reparto più a rischio, lo stop di Vecino sicuramente indurrà tecnico e società ad approfondire i discorsi legati al mercato. Baroni in campionato stava insistendo con il 4-3-3, a Parma dovrà tornare al 4-2-3-1. I conti di mercato vanno fatti calcolando gli slot liberi, non ce ne sono. E’ possibile aggiungere under 22.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli scenari

Tornando a Parma e al 4-2-3-1, l’alternanza è garantita in difesa, ma va sempre pesata l’assenza di Tavares. Il portoghese ha dato segnali di ripresa tramite Instagram, aspetta il via per tornare in campo. Non si corrono rischi, lo farà quando sarà nelle condizioni di allenarsi full time. Per il Napoli in Coppa non ci sono chance, forse qualcuna per la partita di campionato. Altrimenti sarà rivalutato per l’Ajax o per l’Inter. In Coppa è partito Marusic, poi è entrato Lazzari. Pellegrini ha giocato solo il primo tempo: «Abbiamo un solo terzino sinistro, la sostituzione era prevista», la spiegazione di Baroni. Al Tardini toccherà di nuovo a Lazzari e Pellegrini, Marusic è l’unico cambio. Romagnoli può tornare titolare, ha riposato in Europa. Vale lo stesso per Gila. «Parma? Ora dobbiamo recuperare energie, sappiamo che sarà difficile, contro una squadra che ha gamba e qualità e quindi dobbiamo essere preparati. Ci sarà da correre», il segnale lanciato da Baroni giovedì. Oggi non parlerà, lo farà il campo.


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A rilento col Ludogorets, in allarme a Parma. Baroni, già senza Tavares, è inquietato dalle condizioni di Dia e Vecino. Il primo out giovedì, colpito duro ad una caviglia, lo scontro ha provocato una distorsione, causa del gonfiore che ieri lo limitava nei movimenti. Vecino è alle prese con un problema muscolare. Ha preso una botta in partita, ha sentito tirare il flessore. Dia sarà ricontrollato oggi a Formello. Vecino è costretto agli esami strumentali, sono previsti a Villa Mafalda. Va scongiurato lo stiramento. E’ un doppio guaio. Dia può essere rimpiazzato da Noslin o Pedro. Ma il primo è l’ombra del Noslin visto a Verona. Lo spagnolo è spremuto, stragiocando perde brillantezza e autonomia. L’assenza di Vecino è ancora più pesante, scopre un reparto già incompleto e incompiuto. Giocando a tre è inevitabile andare incontro a situazioni d’emergenza. Guendouzi e Rovella, senza Vecino, non hanno ricambi. L’unico è Dele Bashiru, finora ai margini. Castrovilli non è ancora pronto.

Le mosse

Baroni ha poco tempo per preparare Parma ed è atteso dal mese delle big. Dopo la trasferta del Tardini, doppia sfida al Napoli. Prima in Coppa Italia, poi in campionato. A seguire la trasferta di Amsterdam e l’Ajax, ancora dopo l’Inter all’Olimpico, il Lecce fuori, l’Atalanta in casa prima del derby del 5 gennaio. Non proprio il calendario amico, non proprio le condizioni migliori per affrontarlo. Baroni spera di recuperare tutti il prima possibile, mai come adesso ha bisogno di uomini freschi e ricambi pronti. Il centrocampo crea maggiori preoccupazioni. Era e resta il reparto più a rischio, lo stop di Vecino sicuramente indurrà tecnico e società ad approfondire i discorsi legati al mercato. Baroni in campionato stava insistendo con il 4-3-3, a Parma dovrà tornare al 4-2-3-1. I conti di mercato vanno fatti calcolando gli slot liberi, non ce ne sono. E’ possibile aggiungere under 22.


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