A rilento col Ludogorets, in allarme a Parma. Baroni, già senza Tavares, è inquietato dalle condizioni di Dia e Vecino. Il primo out giovedì, colpito duro ad una caviglia, lo scontro ha provocato una distorsione, causa del gonfiore che ieri lo limitava nei movimenti. Vecino è alle prese con un problema muscolare. Ha preso una botta in partita, ha sentito tirare il flessore. Dia sarà ricontrollato oggi a Formello. Vecino è costretto agli esami strumentali, sono previsti a Villa Mafalda. Va scongiurato lo stiramento. E’ un doppio guaio. Dia può essere rimpiazzato da Noslin o Pedro. Ma il primo è l’ombra del Noslin visto a Verona. Lo spagnolo è spremuto, stragiocando perde brillantezza e autonomia. L’assenza di Vecino è ancora più pesante, scopre un reparto già incompleto e incompiuto. Giocando a tre è inevitabile andare incontro a situazioni d’emergenza. Guendouzi e Rovella, senza Vecino, non hanno ricambi. L’unico è Dele Bashiru, finora ai margini. Castrovilli non è ancora pronto.
Le mosse
Baroni ha poco tempo per preparare Parma ed è atteso dal mese delle big. Dopo la trasferta del Tardini, doppia sfida al Napoli. Prima in Coppa Italia, poi in campionato. A seguire la trasferta di Amsterdam e l’Ajax, ancora dopo l’Inter all’Olimpico, il Lecce fuori, l’Atalanta in casa prima del derby del 5 gennaio. Non proprio il calendario amico, non proprio le condizioni migliori per affrontarlo. Baroni spera di recuperare tutti il prima possibile, mai come adesso ha bisogno di uomini freschi e ricambi pronti. Il centrocampo crea maggiori preoccupazioni. Era e resta il reparto più a rischio, lo stop di Vecino sicuramente indurrà tecnico e società ad approfondire i discorsi legati al mercato. Baroni in campionato stava insistendo con il 4-3-3, a Parma dovrà tornare al 4-2-3-1. I conti di mercato vanno fatti calcolando gli slot liberi, non ce ne sono. E’ possibile aggiungere under 22.