Calciomercato Lazio, tutto sulle clausole di Guendouzi, Rovella e Dia

Il club biancoceleste blinda i suoi talenti: maxi clausole per Guendouzi, Rovella e Dia
Daniele Rindone
4 min

ROMA - Forziere serrato. Dentro ci sono gli ori, i gioielli rilanciati o raffinati da Baroni. Tutti blindati con maxiclausole antiscippo, tutti in cassaforte. Guendouzi e Rovella, i pilastri. Noslin sbocciato. Dia, il jolly e l’asso nella manica. Anche Tchaouna, l’unico che deve ancora mostrarsi nel suo talento. La firma dei contratti è stata comprensiva di firma con prezzo preconcordato, calcolato al rialzo rispetto alla quotazione del momento. Questo perché Lotito e il diesse Fabiani erano convinti della buona riuscita delle operazioni, hanno voluto scommettere su acquisti svalorizzati, deprezzati, certi dell’incremento di valore. E’ un prezzo d’uscita che garantisce alla Lazio di tenersi stretti i gioielli, al tempo stesso garantisce un ricavo record, sempre che l’eventuale compratore interessato metta sul piatto le cifre necessarie. E’ anche un prezzo che tiene alta la quotazione di mercato. Sono cinque i contratti blindati, nella lista non figurano Tavares e Dele-Bashiru. Il primo, acquistato per soli 5 milioni che oggi sembrano bruscolini, pagabili per 5 anni a partire dal riscatto di giugno prossimo, è quotabile al mercato dei top. Dele-Bashiru, che a Napoli ha giocato d’impeto cavando fuori quel tiro-bomba, è arrivato per due milioni più riscatto di 3,6 (totale di 5,6). La Lazio conta sulla sua esplosione.

Lazio, il centrocampo è blindato

Si riparte dal centrocampo. I due mediani, i tuttocampisti di Baroni, hanno la stessa clausola: 50 milioni. Il francese è stato riscattato a giugno dal Marsiglia per 13 milioni più bonus. L’azzurro sarà riscattato a giugno per 17 milioni dalla Juventus. Sorreggono la Lazio nel 4-3-3 e nel 4-2-3-1, sono i predatori di palloni, i costruttori di gioco, stacanovisti insostituibili. In due fanno valere il centrocampo 100 milioni. Guendouzi e Rovella sono diventati una coppia corazzata, dorata. Il loro modo di vivere il calcio, la Lazio, la partita, è esemplare. Guendouzi è stato recuperato dopo gli attriti con Tudor. Rovella dopo la pubalgia che l’aveva messo ko. Sono i mediani del presente e del futuro. Assicurano risultati a lungo raggio. Erano tra i più deprezzati o a rischio svalorizzazione.

Lazio, Noslin e Dia sotto chiave

Due degli investimenti più costosi dell’estate figurano nella lista dei blindati. Uno è Noslin, acquisto da un minimo di 15 a un massimo di 18 milioni. Dipende dai bonus che possono scattare e che spettano al Verona. Ci ha creduto tanto la Lazio, spinta anche dalla sponsorizzazione di Baroni. La sua è una fantaclausola: 70 milioni. E’ la più alta della Lazio, questo fa capire quanto la società ritenga il suo talento pregiato. L’ultima settimana ha esaltato le sue doti calcistiche, tripletta più assist magico, un incubo per il Napoli. L’olandese ha rischiato di scivolare nelle gerarchie dell’attacco, ha rilanciato la sua candidatura. E’ sotto vetro anche il contratto di Dia, 11,3 milioni di costo (da iniziare a pagare nel 2026), clausola di 50 milioni, modello Guendouzi-Rovella. Era l’acquisto più “sicuro” in quanto a curriculum, meno in quanto a status avendo vissuto quasi un anno intero da fuori rosa a Salerno. Il primo acquisto invece era stato Tchaouna, sempre da Salerno. Costo di 9,7 milioni, clausola di 60. E’ più indietro rispetto agli altri. Ha dato segnali alternando luci e ombre. Baroni continua a lavorarci, è convinto che anche lui darà risultati. «Sono il nostro patrimonio, dobbiamo sostenerli e crescerli», ripete. E’ un allenatore-orafo, lo era stato a Lecce e Verona, lo è alla Lazio. I gioielli che trova li raffina fino a brillare, i gioielli che crea li plasma fino a splendere. Così la squadra è diventata una miniera.


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