Lotito: "L'offerta per Fazzini era congrua. Flaminio? Vogliamo dare una casa ai tifosi"

Il presidente biancoceleste torna sul progetto legato all'impianto romano: "Vogliamo una nostra casa a Roma"
Lotito: "L'offerta per Fazzini era congrua. Flaminio? Vogliamo dare una casa ai tifosi"© © Marco Rosi / Fotonotizia
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Nel giorno in cui la Lazio festeggia 125 anni, il presidente biancoceleste Claudio Lotito torna a rilanciare il progetto legato allo stadio Flaminio. Alla cerimonia per il premio 'Bigiarelli' nella sala della Protomoteca del Campidoglio, il patron biancoceleste ha ribadito la la volontà di "regalare ai nostri tifosi la loro casa dove si possono ritrovare. Vogliamo avere 50 mila persone che si identificano in queste battaglie. Abbiamo l'orgoglio di essere romani e lo vogliamo dimostrare con i fatti e con i risultati. Grazie all'assoluta disponibilità del sindaco, la Lazio avrà la possibilità di avere l'orgoglio di avere una nostra casa a Roma".

Lotito su Fazzini: "Offerti più di 10 milioni"

Il presidente biancoceleste ha poi parlato di mercato e dell'offerta fatta per Fazzini: "La società ha fatto un'offerta, poi ognuno è libero di accettarla o meno. L'offerta era più che congrua, di oltre 10 milioni, non una cosa di poco conto. Ma non è che o Fazzini o morte". Su Rovella ha invece ricordato come per lui parlino "i fatti, qualche anno fa c'era qualcuno che poneva il problema secondo cui i dovessi necessariamente prendere Ricci. Io guardo in modo asettico gli aspetti di carattere tecnico-comportamentale. Oltre alla qualità, serve anche il carattere della persona. In una squadra non ci devono essere prime donne, una squadra è un'unione di persone che combattono per lo stesso obiettivo".

 

Lotito sulla Lazio: "Ora è un punto di arrivo"

Lotito ha poi ricordato che "la Lazio ora è un punto di arrivo, non più un punto di partenza. Quando sono arrivato la gente scappava dalla Lazio, adesso invece c'è un'appartenenza forte". Sui festeggiamenti per i 125 anni: "Questo spettacolo mi riempie di orgoglio, passione ed emozioni. Fare il presidente della Lazio è una grossa responsabilità civile. Siamo stati insigniti di un valore che prescinde da quelli sportivi ed economici. Siamo la prima squadra della Capitale, siamo nati nel 1900 e rivendichiamo questo ruolo. Il nostro simbolo rappresenta l'aquila imperiale e uno stile di vita. Viviamo lo sport come stile di vita, noi dobbiamo formare i giovani, non solo nel fisico e nella mente ma anche nello spirito". 

 

 

 


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