
ROMA - Tempi nuovi per i vecchi ragazzi della Lazio. Pedro stella polare di Baroni già prima dell’infortunio di Taty e ancora di più dopo. Baroni che è in eterna attesa del rientro di Vecino, l’infortunato più rimpianto, per calare l’asso mancante. Inestimabili entrambi. Un capitale tecnico per l’allenatore, un capitale di popolarità per la società. Pedro e Vecino come si sa sono in scadenza a giugno, ma Lotito e Fabiani hanno iniziato ad inviare messaggi invitanti in vista degli incontri che determineranno il loro futuro. La Lazio ha aperto ai rinnovi e ha la disponibilità dei giocatori a parlarne.
Pedro, la decisione sul rinnovo a fine stagione
Pedro deciderà a fine anno, è solito fare così. È perdutamente innamorato del mondo laziale, ma è sempre tentato dall’idea di tornare in Spagna dai suoi bambini. «Non c’è nessun problema a parlarne con Lotito e Fabiani», ha detto di recente riferendosi al futuro. Pedro guadagna 2,2 milioni più bonus, compirà 38 anni a luglio e sul tavolo troverà un rinnovo fino al 2026. Starà a lui decidere se firmare o meno. È una questione di cuore sia che resti, sia che parta. Lotito ne ha parlato lunedì: «Deciderà Pedro se continuare o meno, la società è a disposizione per trovare la soluzione migliore». Prima del Napoli era stato il diesse Fabiani a tendere la mano: «Pedro sta vivendo una seconda giovinezza. È un professionista anche fuori dal campo, nella vita privata, nell’alimentazione e nel riposo. Si vede che è un campione. Quest’anno si è trovato in una squadra cambiata e ringiovanita, si trova con ragazzi che hanno spensieratezza. Il rinnovo? La famiglia Lazio non basa i rapporti sulla durata dei contratti, lo ha dimostrato. Questa è la casa di Pedro, deciderà lui cosa vorrà fare nel prossimo futuro, problemi da questo punto di vista veramente non ce ne sono». S’era espresso anche Baroni, felice d’essere l’allenatore che può allungare la carriera a Pedrito. Lo vive come campione eterno e come assistente tecnico di lusso: «Pedro quando ha brindato al suo compleanno ha detto che forse sarebbe stato l’ultimo anno, gli ho detto che ne deve fare altri quattro. Ce lo godiamo». «Baroni mi ha rianimato», racconta spesso Pedro.