Noslin, troppi alti e bassi: cosa gli chiede la Lazio in campionato

L'olandese ha un rendimento troppo altalenante, il club si interroga sul futuro dell'attaccante
Noslin, troppi alti e bassi: cosa gli chiede la Lazio in campionato© Getty Images
Marco Ercole
4 min

ROMA - A volte è Tija-sì, altre (più frequenti) è Tija-no. Ne esce un Tija-ni, sotto ogni punto di vista. È questo, probabilmente, il più grande problema di Noslin. Uno che fa e disfa, crea e distrugge, illude e delude. Una sorta di tela di Penelope che lascia sempre nel limbo. La partita con il Bodø/Glimt è una sorta di fotografia della stagione dell'ex attaccante del Verona, un pupillo di Baroni, che lo ha voluto anche per questa nuova esperienza nella Capitale.

Noslin, un rendimento altalenante

Con i norvegesi è entrato a gara in corso, ha segnato nel recupero la rete che ha permesso alla Lazio di arrivare ai tempi supplementari. Un sigillo che lo avrebbe trasformato in uomo copertina, che avrebbe potuto segnare uno spartiacque decisivo nella sua carriera. Poi, però, quando è arrivato il momento di decidere il discorso qualificazione ai calci di rigore, lui è stato scelto per presentarsi dagli undici metri, ma l'esito non è stato quello sperato. Noslin ha provato a incrociare, ha chiuso troppo il destro e ha spedito il pallone fuori dallo specchio. Ed ecco che la statua da eroe si è sgretolata sotto il vento della delusione e della rabbia. Dalla vetta al baratro, come sempre senza mezze misure.

La Lazio cerca il vero Noslin

Una montagna russa sulla quale ha viaggiato per tutta la stagione. Come quando a fine settembre è passato dall'espulsione in Europa League 3 minuti dopo il suo ingresso in campo, al primo gol laziale in campionato (4 giorni più tardi) 60 secondi dopo aver messo piede sul rettangolo verde. Un episodio che sembrava raccontare la più classica delle storie di redenzione, una di quelle sliding doors capaci di cancellare la macchia precedente e dar vita a una nuova strada gloriosa. E invece no. Da quel momento è tornato nell'anonimato per un mese, fino al nuovo acuto con il Genoa, il secondo (e fino a questo momento ultimo) gol del suo campionato.

Noslin, quell’acuto con il Napoli

La fase più alta del suo primo anno romano, però, c'è stata tra la prima e la seconda settimana di dicembre, nel doppio confronto con il Napoli: prima in Coppa Italia, dove è stato mattatore assoluto con una tripletta; poi in campionato, dove ha servito a Isaksen l'assist per la rete dell'1-0 decisivo. In Europa League, invece, dopo l'esordio choc con il rosso immediato e le successive tre partite saltate per squalifica, ha servito a Romagnoli un assist importante nell'andata con il Viktoria Plzen, per poi tornare protagonista (in tutti i sensi) giovedì scorso contro il Bodø/Glimt. Luci e ombre, insomma, lampi troppo isolati e distanti l'uno dall’altro.

Lazio-Noslin, un futuro incerto

Decisamente poco per una piazza come quella romana, ma ci sono ancora le ultime sei partite a disposizione per provare a mostrare una versione meno discontinua. È il suo obiettivo per questo finale di stagione, è la speranza della società e di Baroni, che sull'olandese vogliono continuare a puntare. Non sarebbe certo la prima volta che un nuovo acquisto va a vuoto il primo anno per poi brillare in quello successivo (basti pensare a Castellanos o Isaksen). Ora tocca a Noslin dimostrare di meritare altra fiducia. Le prossime sei partite, possono essere un buon inizio. 


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