
LECCE - Dopo tre mesi di silenzio quasi due ore per parlare del torneo concluso, delle difficoltà incontrate e del futuro. Il Presidente Sticchi Damiani si è soffermato su quella che ha definito una stagione straordinaria, nonostante le fasi critiche attraversate poi superate dallo splendido tris che ha determinato la salvezza, suggellato dal successo sul campo della Lazio all’ultima giornata: «Tutti ci davano per retrocessi ed è stata una grande impresa, nonostante le difficoltà incontrate con la direzione arbitrale. Ma, ha proseguito, avendo superato tanti ostacoli, restando in serie A, credo di potere affermare che è stata una stagione indimenticabile, perché per la prima volta nella storia del Lecce abbiamo raggiunto la terza salvezza consecutiva in serie A». Ha ricordato che a dicembre si è reso necessario il cambio della guida tecnica «perché con Gotti si era sbagliata l’impostazione della stagione» e ha osservato che «Giampaolo è stato protagonista dell’impresa, facendo un gran lavoro e confermandosi ottimo professionista». L’argomento della sua conferma non è stato ancora affrontato: «Saranno Giampaolo e Corvino a prendere una decisione a riguardo».
Sticchi Damiani, le critiche agli arbitri
Concludendo l’analisi del torneo appena concluso Sticchi Damiani ha detto: «Gli episodi arbitrali che abbiamo avuto a sfavore rappresentano un unicum. A volte la sconfitta prende il sopravvento sull’ingiustizia subita dal club, che andrebbe difeso. In Lazio-Lecce abbiamo subito un’espulsione inaccettabile, oltre al mancato rigore del possibile raddoppio per fallo di mano di Tavares. Un’ora dopo, durante l’emozionante festa, sono andato a salutarlo, e sono stato trattato con maleducazione. Chiederò che non venga più destinato a dirigere gare del Lecce».
Lecce, un futuro in salita
Quindi uno sguardo al domani: «Ho pubblicato la cartina della prossima Serie A che spiega quanto sia difficile fare calcio al Sud. Stiamo vivendo un vero e proprio miracolo sportivo con organizzazione capillare, attenta e di certo migliorabile. Contate le squadre che l’anno prossimo lotteranno per non retrocedere, sono sempre di meno. Ogni anno il Lecce ha il 50% di possibilità per non retrocedere. Nella prossima stagione vogliamo migliorare sotto tutti i punti di vista, tecnico e strutturale. Però bisogna avere la piena consapevolezza delle difficoltà che ci saranno, dell’impresa che ci aspetta, di quel 50% di rischio di retrocedere. Noi siamo comunque motivatissimi».