Procura Figc: chiesta la prova tv per Cutrone

E' da valutare l'eventuale condotta antisportiva dell'attaccante in occasione del suo gol di braccio contro la Lazio. Il legale del Milan: «Tocco involontario»
Procura Figc: chiesta la prova tv per Cutrone© ANSA
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ROMA - La Procura della Federcalcio ha chiesto la prova tv per la deviazione col braccio del milanista Patrick Cutrone nel gol dell'1-0 del Milan contro la Lazio. Il giudice sportivo dovrà ora valutare, ai fini di un'eventuale squalifica del giocatore per condotta antisportiva, in primo luogo se la prova è ammissibile e successivamente se il tocco è volontario.

«IL TOCCO NON E' VOLONTARIO» - "Il tocco di braccio di Cutrone non è volontario e non c'è intenzione di ingannare, quindi il gol è regolare". Così il legale del Milan, Mattia Grassani, difende l'attaccante, per il quale la Procura della Figc ha chiesto la prova tv per la rete alla Lazio. "Ci ha stupito, è una richiesta infondata - dice Grassani -. Confidiamo che il giudice sportivo ritenga la prova tv inammissibile. Nella malaugurata ipotesi di una squalifica di 2 giornate impugneremmo immediatamente la decisione con la procedura d'urgenza. Manca innanzitutto la finalità di ingannare gli ufficiali di gara e parimenti la volontà di colpire espressamente con il gomito il pallone per segnare una rete. Lo si desume anche dalla dinamica dell'azione: dalla mischia di giocatori nell'area di porta, spicca Cutrone che stacca prima e meglio degli altri, e fa una torsione del capo, verosimilmente a occhi chiusi come accade in questi casi, per colpire il pallone di testa, e non prende la palla che batte in modo fortuito sul braccio andando in rete. L'azione è stata naturale, con un impatto casuale, figlio della mancata incornata: il braccio è quasi attaccato al corpo, e non modifica la sua impostazione rispetto al corpo e al pallone. Il giocatore non lo aggiusta. Questi elementi, qualora dovesse malauguratamente arrivare una squalifica di due giornate, ce li giocheremo davanti alla corte sportiva d'appello perché faremo ricorso d'urgenza". 

Secondo l'avvocato del Milan, "che all'esito del cross Cutrone colpisca il pallone con il gomito è circostanza irrilevante per quanto riguarda la prova tv. Se avesse voluto comportarsi in maniera gravemente antisportiva - prosegue il legale - ci avrebbe messo la mano e non il gomito, con il quale è ben più difficile indirizzare il pallone e segnare in modo fraudolento. L'esultanza seguente al gol è un comportamento antisportivo? L'esultanza può essere indice tanto della buona quanto della mala fede, però conta il presupposto a monte: il giocatore probabilmente ha sentito la palla che colpiva il braccio, nella trance agonistica e nella mischia, ma se il tocco non è volontario il gol è buono. Quindi - è la tesi di Grassani - l'esultanza successiva ci sta, è neutra. Il giocatore tutto vuole fare in quel frangente tranne che ingannare arbitro e avversari, segnando con la mano".


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