Van Basten, accuse shock: "Il Napoli rubò lo scudetto del 1990"

Le parole in una lunga intervista ad AS: "Errori arbitrali scandalosi nei confronti del Milan in quella stagione. Var? Abbiamo ottenuto il risultato opposto a ciò che volevamo"
31 ottobre (classe 1964) - Marcel detto "Marco" Van Basten, ex fuoriclasse dell'Ajax e, soprattutto, del Milan, con il quale - tra il 1987 e il 1995 - ha conquistato 4 Scudetti, altrettante Supercoppe nazionali, 3 Coppe dei Campioni, 3 Supercoppe Europee e 2 Coppe Intercontinentali© Getty Images
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BARCELLONA - "Scudetto del 1990? Hanno fatto tutto il possibile per darlo al Napoli. Le nuove regole permettevano di partecipare alla Coppa dei Campioni sia ai vincitori dell'anno prima, sia ai vincitori del campionato. Noi avevamo vinto la Coppa dei Campioni e fecero di tutto per non farci vincere il campionato e mandare due squadre italiane nella massima competizione europea.". Sono le accuse di Marco Van Basten in una lunga intervista ad AS nella quale, è tornato a parlare del campionato del 1990 perso per un soffio dal suo Milan a discapito proprio del Napoli. "Furono incredibili gli scandali arbitrali - prosegue l'ex attaccante - contro Milan, Inter e Verona mentre c'erano costanti favori per il Napoli. La partita che gli è stata regalata a Bergamo contro l'Atalanta per l'episodio di Alemao quando perdevano 2-0 fu qualcosa di tremendo.". Il riferimento di Van Basten è alla partita Atalanta-Napoli dell’8 aprile 1990, ma evidentemente gli oltre 30 anni trascorsi hanno offuscato i ricordi dell'olandese: la partita era sullo 0-0 a un quarto d'ora dal termine (e non 2-0 per l'Atalanta come dice Van Basten) quando dalle gradinate fu lanciata una monetina che colpì Alemao, soccorso e poi portato in ospedale, facendo scattare il 2-0 a tavolino per i partenopei. "Il Napoli ha vinto quello scudetto negli uffici.", conclude polemico Van Basten.

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"Maradona? Meraviglioso come calciatore"

"Sacchi? - prosegue Van Basten - Era ossessionato dalla tattica, nel sonno urlava le tattiche in difesa. Pensava 24 ore su 24 al calcio". Nella lunga intervista incentrata sul suo libro ha parlato anche di Cruyff ("È stato il mio padre sportivo, la persona che mi ha influenzato di più"), Rijkaard ("Senza di lui il Milan di Sacchi non sarebbe mai esistito") e dell'attuale allenatore del Barcellona, Koeman ("È arrivato in una situazione difficile, sta facendo bene"). Sempre sul Napoli, Van Basten ha ricordato anche Maradona: "Era meraviglioso come calciatore. Come persona l'ho conosciuto meglio quando eravamo già in pensione e ho lavorato per la FIFA. Sembrava una grande persona, molto preoccupata per il benessere dei giocatori. Paragone con Messi? Leo è più costante ma lui era più leader".

"Haaland? Numeri straordinari per la sua età"

"Var? Ero alla FIFA quando abbiamo iniziato a studiare questo strumento. L'idea era quella di correggere gli errori clamorosi ma abbiato ottenuto il risultato opposto: ora si discute di cose poco importanti", le parole dell'ex attaccante rossonero sul calcio moderno. Poi sul paragone con Haaland: "I suoi numeri sono impressionanti per la sua età. Haaland non è solo forza però, ha tante altre capacità. Ibrahimovic ha già dimostrato che il fisico non è incompatibile con la tecnica". Infine, sul suo ritiro dal mondo del calcio: "È stata dura, ho perso la mia vita e ciò che amavo di più. Negli ultimi anni della mia carriera vivevo con il dolore, la mia vita non era normale. Non è stata colpa dei difensori ma dei medici che non sapevano come curarmi.".


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