Milan, Daniel Maldini terzo della dinastia dopo Cesare e Paolo: date e curiosità

Il 19enne talento rossonero ha debuttato da titolare e segnato un gol storico: esordio a settembre, come nonno e papà
Milan, Daniel Maldini terzo della dinastia dopo Cesare e Paolo: date e curiosità© ANSA
Franco Ordine
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Se ti chiami Maldini e sei figlio di Paolo e nipote di Cesare, non puoi meravigliarti di quel che è accaduto ieri nel caldo umido di La Spezia. Non devi meravigliarti anche se è il caso di scomodare la storia del Milan per scoprire una sequenza di date, anche queste con una ripetitività che diventa curiosa. Settembre è ormai diventato il mese dei Maldini nel calcio. Nel settembre di 67 anni prima, Cesare Maldini fece il suo ingresso ufficiale nel pantheon dei rossoneri con quella carriera poi scandita dal trionfo di Wembley dove si presentò da capitano per alzare al cielo di Londra la prima coppa dei Campioni di una strepitosa collezione. Nel settembre del 1985 - dopo l’apparizione isolata di Udine - Paolo Maldini debuttò dal primo minuto in un Bari-Milan (0- 1): non fece gol perché il suo era un altro mestiere diventato col tempo arte purissima.

Adesso tocca a Daniel

Adesso è toccato a Daniel, secondo dei figli di Paolo e Adriana Maldini, rimettersi su quella strada che infiniti successi addusse ai rossoneri, raggiungere il record unico di tre esponenti della stessa schiatta protagonisti in serie A, propiziare l’esito favorevole del viaggio a La Spezia che soltanto nove mesi prima aveva provocato la perdita del primo posto in classifica. Daniel ha la faccia da bambino. A sentire il racconto di Massimo Ambrosini, amico di famiglia oltre che sodale di Paolo, era un bimbo scatenato. «Ti ricordi quando ti lanciavo in piscina a Las Vegas?» gli ha chiesto ieri e Daniel ha scoperto in quel momento forse d’essere diventato qualcosa di più di un semplice ragazzo. Come papà Paolo, è stato inseguito e scortato in questo giorno che sarà stampato nell’album di famiglia, da malevoli commenti e giudizi, sul web qualcuno l’ha addirittura ribattezzato “raccomaldini”. Era successo ai tempi della prima convocazione di Maldini II° con l’under 21 del ct Cesare. Poi la carriera luminosa di Paolo ha sotterrato quell’immondizia. «Sarai abituato a essere considerato figlio di, preparati a diventare Daniel Maldini» gli ha augurato Ambrosini. La strada è tracciata. Perché il ragazzo non ha avuto alcun cedimento all’emozione, semmai ha pagato nel primo tempo il dazio necessario tra le strettoie della marcatura spietata firmata da Bourabia. «Era dura trovare spazi, appena siamo riusciti nella ripresa è arrivato il gol» la ricostruzione dell’interessato, uno di poche parole anche davanti ai microfoni. Perché i Maldini, tutti, da Cesare a Paolo e adesso a Daniel, sono fatti così, poco inclini alle celebrazioni (...)

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