Ibrahimovic: "Non mollo finché non vinco con il Milan"

L'attaccante rossonero è intervenuto alla presentazione di 11 opere di artisti milanesi ispirate alla sua biografia
Ibrahimovic: "Non mollo finché non vinco con il Milan"© ANSA
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Zlatan Ibrahimovic ha parlato del suo futuro alla presentazione delle 11 opere di artisti milanesi, ispirate al suo libro 'Adrenalina – My untold stories”. E ha fatto rivelazioni importanti, che possono avere sicuramente un grande valore per il Milan, per i suoi tifosi e per l'allenatore Pioli. A 40 anni, lo svedese in ripresa dall'infortunio non ha alcuna intenzione per ora di appendere gli scarpini al chiodo. Anzi, lancia nuove sfide.

Ibrahimovic: “Mi spiace non giocare, specialmente ora”

Zlatan Ibrahimovic così ha parlato della convalescenza dall'infortunio, che ancora gli impedisce di scendere in campo con i compagni: “Il mio futuro è il calcio, il mio mondo è il calcio. Mi spiace se per il momento non riesco a giocare, e questo mi dà tanto dolore, soprattutto ora che la squadra sta andando bene, anche se meno bene nelle ultime due partite. Voglio esserci e aiutare la squadra, da quando sono arrivato qua stiamo facendo grandi cose e ora manca solo una cosa: vincere trofei”. E lui non se ne andrà e non si ritirerà finché non ce l'avrà fatta: “Stiamo lottando e stiamo lavorando per questo, non mollo fin quando non vinco con questa squadra".

Ibrahimovic: “Ho scritto un libro per ricordare tutto”

Perché il libro? “Ho deciso di scriverlo perché nella mia vita ci sono tante cose da dire, così ho fatto un libro per ricordarmi di tutto quello che è successo. Volevo dividere la mia vita con tutti, così da conoscere la persona e non solo il calciatore. L'Italia è come la mia seconda casa, volevo ridare all'Italia qualcosa e ho scelto il libro. Ho scelto di dire tutto senza nascondere qualcosa, anche se qualcosa manca perché non me le ricordo".

Ibrahimovic: “Senza sacrificio, non vai da nessuna parte”

Sul motivarsi: “Senza sacrificio, senza dare tutto non si arriva da nessuna parte. Ho fatto questo libro per mandare un messaggio e dire che tutto è possibile. Ogni cosa che facevo non andava bene, poi ho avuto una situazione diversa in Svezia, ma all'inizio non mi sentivo benvenuto, non mi sentivo abbastanza forte e bravo per quello che facevo. Credevo in me stesso perché avevo troppa fiducia, e questo è un messaggio per tutti: non importa chi sei e da dove arrivi, se uno vuole raggiunge il proprio obiettivo".


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